Torino s'accendono le luci di Luciano Borghesan

Torino, s'accendono le luci Sì sta rinnovando completamente l'illuminazione pubblica in città Torino, s'accendono le luci Nuovi lampioni nelle vie del centro storico, ma il potenziamento riguarda tutta l'area urbana, in particolare le strade fino a ieri più buie - La spesa: 120 miliardi in dieci anni - Per le piazze «salotto» intervengono anche i privati come sponsor - Riflettori su chiese e monumenti per la visita, a settembre, del Papa Da grande, Torino vuole diventare anche una piccola «ville lumière». Si è data dieci anni di tempo e ha previsto una spesa di 120 miliardi. L'idea, che è dei primi Anni 80, si è trasformata in progetti e in interventi. Dopo l'installazione dei lampioni e delle nuove lampade in piazza Vittorio è stata la volta di via Roma, di piazza Cln e piazza Carlo Felice, di altre strade illustri come corso Matteotti e via XX Settembre. Contemporaneamente la città si è «illuminata» pure in vie meno nobili, ma non meno importanti per gli abitanti: nei giorni scorsi sono stati attivati 105 nuovi punti luce nelle vie Brandizzo, Feletto, Scarlatti, Baltea, Candia, Foroni, Montanaro, Monte Rosa, Santhià, Crescentino e Mercatante. Il prossimo 14 luglio, con un mese d'anticipo, saranno inaugurati i riflettori sulle chiese Santa Maria in piazza. Misericordia, San Francesco d'Assisi, Duomo e cupola di San Lorenzo, e su Palazzo Reale. -L'iniziativa rientra tra quelle previste dall'amministrazione civica — dice l'assessore al verde Marziano Marzano — nel programma di celebrazioni per l'anno di Don Bosco, anche in vista della visita del Papa-. Il merito va diviso con l'efficienza dell'Azienda Energetica Municipale, presieduta da Guido Pignocchino, che, per la progettazione e le realizzazioni, è il braccio esecutivo dell'assessore Marzano e del collega Giuseppe Dondona, coordinatore dell'arredo urbano. Anche piazza Solferino, per l'autunno, si vestirà da festa: 79 lampioni di cinque metri con lampade a vapori di mercurio a luce bianca sarano sistemati lungo la piazza, mentre 30 appliques riverseranno luce gialla sulle facciate degli stabili. Questo è un intervento extra rispetto al piano decennale, un'opera di 520 mi¬ lioni che si concretizzerà grazie ai 200 milioni di contrìbu to di uno sponsor (Toro Assicurazioni). • Va via il neon, vanno via le diradate foreste di pali cresciute qua e là- esemplifica Marzano introducendo un altro intervento. •Abbiamo sostituito e potenziato i punti luce stradali delle passeggiate lungo i Murazzi del Po e corso Cairoli, dal ponte di piazza Gran Madre a quello di corso Vittorio Emanuele. Ora conti¬ nueremo sul Valentino verso la zona delle Molinette. Saranno illuminati con potenti riflettori anche i ponti Vittorio Emanuele I e Umberto I-. Nell'87 il Comune, -forse unica città italiana a poter usufruire di un tale investimento in questo settore-, dice Marzano, ha ottenuto un mutuo di 15 miliardi per il triennio in corso. Gli interventi sono globali, vanno dalle risistemazioni delle cabine ai rifacimenti degli allacciamenti, delle canalizzazioni, all'eliminazione dei fili aerei, alla sostituzione di lampioni e lampade. Riguardano 40 mila dei 50 mila punti luce esistenti. Si tratta di portare la luce o di potenziarla nelle zone più buie e di «ripassare» ovunque c'è bisogno. «Con tre finalità principali — spiega l'assessore —-, Garantire una resa superiore agli impianti, rendere più. piacevole l'arredo e assicurarci un risparmio sotto gli aspetti energetico, della manutenzione e del materiale-. Le tecniche moderne per le •lampade», ad esempio, consentono di arrivare a un contenimento del 30-40 per cento rispetto all'attuale consumo e una durata doppia delle ore di accensione. Anche l'occhio vuole la sua parte, conclude Marzano: •Il progetto d'impianto di corso Regina ha vinto il terzo premio al Concorso European Lighting Council per l'illuminazione stradale-. Luciano Borghesan Per le strade di Torino un nuovo modello di lampione

Luoghi citati: Assisi, Crescentino, Duomo, Feletto, Santhià, Torino