Caso Slovenia, condanne ai due giornalisti «spie»

Caso Slovenia, condanne ai due giornalisti «spie» Caso Slovenia, condanne ai due giornalisti «spie» BELGRADO — n tribunale militare di Lubiana ha condannato tre giornalisti e un sottufficiale dell'esercito processati per divulgazione di segreti di Stato, nell'ambito del cosiddetto caso Mladina, il settimanale che lo scorso gennaio cercò di pubblicare un esplosivo articolo sui piani di intervento contro gli oppositori sloveni. Ivan «Janez» Jansa e Franz Zavrl, due giornalisti del periodico giovanile della Slovenia, sono stati condannati a 18 mesi di carcere. David Tassic, uno dei responsabili della pubblicazione, è stato condannato a 5 mesi, mentre il sergente maggiore Ivan Bortsner, accusato di avere passato documenti riservati agli estensori del servizio, si è visto infliggere quattro anni di reclusione. I tre imputati hanno ottenuto la libertà provvisoria dopo aver interposto appello. Sono stati salutati da un'ovazione trionfale dalla folla che li attendeva fuori dall'edificio. 'Lotteremo fino alla fine per difendere la nostra libertà, perché vinca la democrazia non solo nella nostra Repubblica ma in tutto il Paese» ha dichiarato Jansa. II caso Mladina è iniziato lo scorso gennaio quando il settimanale usci con un servizio su una riunione del Consiglio militare federale, a Belgrado, in cui erano stati discussi t piani per un possibile intervento dell'esercito contro gli oppositori sloveni. L'esercito ha più volte sottolineato che gli arresti e il processo non sono collegati al servizio del settimanale, ma a alcuni documenti riservati trovati in possesso dei giornalisti in cui tra l'altro era contenuto un rapporto sullo stato di preparazione al combattimento delle forze armate jugoslave. I tre giornalisti e il sottufficiale erano stati incriminati in base all'articolo 224 del codice penale sui segreti militari. Viste le pene previste da questo articolo, la condanna tutto sommato è stata mite. D sergente maggiore Bortsner rischiava infatti 5 anni di carcere mentre i tre giornalisti potevano vedersi infliggere fino a cinque anni di reclusione. Le condanne rischiano però di infiammare la questione delle nazionalità e i contrasti tra i diversi gruppi etnici. A Belgrado stanno affluendo migliaia di serbi in vista di una manifestazione di piazza contro le autorità centrali accusate di inazione davanti a politiche vessatorie portate avanti dalla maggioranza albanese nella provincia del Kossovo.

Persone citate: David Tassic, Franz Zavrl, Ivan Bortsner, Jansa

Luoghi citati: Belgrado, Lubiana, Slovenia