Rai Uno, domani nuovo direttore

Rai Uno, domani nuovo direttore Rai Uno, domani nuovo direttore Il democristiano Fuscagni candidato a sostituire Rossini, che diventerebbe amministratore delegato della Sacis ROMA — Ultima riunione del consiglio d'amministrazione della Rai, domani, con probabile strascico anche al venerdì. In discussione il piano di ristrutturazione dell'azienda, ovvero la risposta operativa del direttore generale Agnes al piano editoriale fatto dal presidente Manca a nome del consiglio. Quattro mesi di lavoro sotto il coordinamento del vicedirettore Rai Emilio Rossi, decine di audizioni, commissioni e sottocommissioni hanno portato alla formulazione di un documento sul quale, da settembre in poi, l'azienda dovrebbe cominciare ad operare. Ma il consiglio domani deve anche affrontare la questione di alcune nomine ai vertici della Rai. La più importante, com'è noto, riguarda la direzione di Raiuno, la rete della de. Giuseppe Rossini, attuale direttore, va in pensione: a sostituirlo dovrebbe essere Carlo Fuscagni il suo vice. Su Fuscagni la de ha espresso il suo gradimento: nessun rancore quindi per la fuga verso la tivù di Berlusconi, rapida parentesi in una lunga carriera Rai? Pare proprio di no: il tradimento è stato perdonato. Al posto di Fuscagni, in veste di assistente del direttore di Raiuno, dovrebbe andare Giampaolo Cresci, amministratore delegato della Sacis. E alla Sacis? Nel balletto delle poltrone il più accreditato a prendere il posto di Cresci pare Giuseppe Rossini, pensionato come direttore ma non come amministratore delegato. Ma si fanno anche i nomi di Ruggero Orfei della Eri, di Giovanni di Capua, consigliere di De Mita, di Franco Bollati, amministratore di una società collegata alla Italstat, di Luciano Scaffa uno dei capistruttura della prima rete. Comunque si tratta sempre di candidati democristani. E i socialisti? I socialisti in questa tornata di nomine non dovrebbero entrarci: se va in pensione un de è un altro de che deve sostituirlo. Ma ai socialisti non piace assistere alla spartizione senza potervi partecipare. Sembra quindi che per farli contenti si sarebbe trovata la soluzione di offrire loro il posto di capostruttura lasciato libero da Sergio Silva, il dirigente che ha inventato «La piovra» e che, in questi giorni, è passato a lavorare per le produzioni televisive del gruppo «Rizzoli-Corriere della Sera». A capo della struttura di Silva, quella che si occupa di fiction e coproduzioni televisive per la prima rete, potrebbe andare quindi Giovanni Minoli, ideatore e conduttore di Mixer. Ma i) passaggio di Minoli non è sicuro, si.ro.

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