Birmania, dopo l'uomo forte cade anche il primo ministro

Birmania, dopo l'uomo forte cade anche il primo ministro Birmania, dopo l'uomo forte cade anche il primo ministro RANGOON — Il ritiro di Ne Win, l'uomo che con l'appoggio dei militari ha guidato con polso autoritario la Birmania per 26 anni, ha innescato una reazione a catena culminata nell'esonero del primo ministro Maung Maung Kha e del ministro della Difesa Myint Maung. Contemporaneamente, il comitato centrale del partito di programma socialista (l'unico esistente nel Paese) ha designato il successore di Ne Win alla presidenza del partito. La scelta è caduta sul generale Sein Lwin, figura di primo piano nella lotta contro l'opposizione. (Ansa-Reuter-Afp) ■ Najib riceve 342 guerriglieri MOSCA — Il presidente afghano Najiòullah ha ricevuto rappresentanti dei Mujaheddin giunti a Kabul grazie a un salvacondotto concesso dal capo dello Stato in occasione della festa dello «Id al-adha», che segna la fine del pellegrinaggio alla Mecca. Lo ha annunciato da Kabul l'agenzia sovietica Tass, precisando che del salvacondotto hanno usufruito 342 guerriglieri ai quali Najibullah ha espresso la speranza che l'opposizione intenda la voce della ragione e rinunci alla guerra civile. (Ansa) ■ Tunisi, cambio agli Esteri TUNISI — Rimpasto a Tunisi: il presidente Ben Ali ha nominato ministro degli Esteri Abdelhamid Eccheikh (dall'aprile scorso responsabile della Gioventù e dello Sport) al posto di Mahmoud Mestiti. In precedenza, Eccheikh era stato capo di Stato Maggiore e ambasciatore in vari Paesi africani, tra i quali l'Algeria. ■ Armi italiane nel raid greco ATENE — Le armi usate dal commando che all'inizio di luglio assaltò la nave greca City ofPoros (9 morti e 80 feriti) facevano parte di una partita italiana venduta alla Libia nel 1976: lo afferma la polizia ellenica, secondo la quale il numero di matricola delle Eeretta è stato individuato attraverso VInterpol di Parigi. Le autorità di Atene sostengono che armi provenienti dalla stessa fornitura vennero usate dagli estremisti armeni nell'attentato all'aeroporto di Orly. (Ansa) m Andreotti sul convenxionale ROMA — «Progressi nella messa a punto di posizioni e proposte» in vista di un avvio dei negoziati per la riduzione delle forze convenzionali in Europa sono stati auspicati dal ministro degli Esteri Andreotti aprendo a Roma i lavori della sessione informale del Gruppo ad alto livello della Nato per i negoziati sulla stabilità convenzionale in Europa. (Ansa) ■ «Marcos tratta il rientro» LOS ANGELES — L'ex dittatore filippino Marcos ha offerto settemila miliardi di lire e l'appoggio al governo Aquino, in cambio della possibilità di fare ritorno in patria senza essere processato: lo ha scritto ieri il Los Angeles Times, secondo il quale l'offerta è oggetto di trattative. Marcos chiede però che al figlio sia consentito di candidarsi alle elezioni. Da Honolulu, il portavoce di Marcos ha definito «del tutto assurda» la notizia dell'offerta: (Ansa )

Persone citate: Abdelhamid Eccheikh, Andreotti, Ben Ali, Mahmoud Mestiti, Maung, Maung Maung Kha, Najib, Najibullah, Sein Lwin