Calcio, c'è posto anche per i piccoli di Gian Paolo Ormezzano

Calcio, c'è posto anche per i piccoli Già un primato per la Juve: Barros il giocatore più basso (1,60) Calcio, c'è posto anche per i piccoli La Juventus ha ingaggiato in calciatore portoghese al- La Juventus ha ingaggiato un calciatore portoghese al to uno e sessanta. Rui Barros, subito chiamato Rui Bassos. Si dice sempre alto, anche se uno è piccolo. In inglese d'altronde un bambino è -three years old-, vecchio di tre anni. Si ironizza sulla bassa statura, non soltanto degli atleti: sempre facile, sovente innocuo, talora idiota. Rui Barros è il più piccolo del nostro campionato, a meno di altri ingaggi nel mercato degli stranieri, ancora aperto, o di lanci di bassi indigeni ora sconosciuti. Uno e sessanta, ancor più visibili dopo il taglio di capelli al quale è stato immantinente costretto dal presidente bianconero Boniperti. Per un altro Barros bisogna tornare indietro a Ermes Muccinelli. anche lui uno e sessanta, anche lui della Juventus, dove approdò dalla Romagna nel 1946. Aveva diciannove anni. lo scheletro umano si può 1946. Aveva diciannove anni, lo scheletro umano si può sviluppare sino a venticin que. lui rimase così, piccolo e grande. Bravissimo all'attacco, in tandem proprio con Boniperti, che di lui ha belle memorie. Rui Barros «sconfiggenettamente, di ben otto centimetri, Diego Maradona del Napoli e Fausto Salsano della Sampdoria. i più bassi (meno alti) dopo di lui. Stacca di nove centimetri Bruno Conti della Roma, di dieci Beppe Galderisi del Verona, chiamato -Nanu- quando era ragazzo della Juve. Si allaccia, oltre che a Muccinelli. a Bruno Novello del Padova 1948. uno e sessanta, a Carlo Novelli della Spai 1955. due centimetrucci di più. Poi c'è Giambattista Moschino. nel 1959 al Torino, uno e sessantacinque. Tutti attaccanti. Si vuole che il piccoletto sia sgusciarne, imprendibile. Di un I attaccante anche bassissimo non si dice mai: oh se avesse attaccante anche bassissimo non si dice mai: oh se avesse qualche centimetro in più. Perché si sa che non sarebbe più lui. L'immenso Sivori era un uno e settanta, segnava anche di testa, come Maradona. e mai per questi due si è chiesto agli dèi del calcio un allungamento. L'aumento di statura è invece sognato da tanti centrocampisti, difensori, portieri di taglia media o mediobassa. Soltanto Furino, grande mediano della Juventus di ieri, fu esentato da queste teorizzazioni oniriche: era un uno e settantadue, non perse mai un duello di testa, impose sempre fa sua grinta alla forza pura degli alti. La statura media dei calciatori è in crescita, come quella degli infermieri, dei chirurghi, dei portieri d'albergo, dei deputati, degli uomini. Ma questo fatto cosmogenetico impreziosisce I casomai i piccolotti vitali capaci. Diciamo che un casomai i piccolotti vitali e capaci. Diciamo che una squadra tutta di bassi è un suicidio, una con alcuni bassi crea un «coro» atletico e tecnico completo. Nel resto dello sport c'è successo per tutti, alti e piccoli, anche con divisioni per categorie. C'è un certo -razzismo- prò alti nel basket (dove comunque Bogues. statunitense alto come Barros. gioca nella Nba). Il più grande dei piccoli nello sport è stato un sollevatore di pesi statunitense di origini italiane. Joseph Di Pietro, categoria gallo, centimetri centoquarantadue. Ai Giochi di Londra 1948 alzò in tre movimenti 307 chili e mezzo, primato del mondo, e vinse la medaglia d'oro. Era un nano, cranio grosso su corpo piccolo, aveva le braccia cosi corte che anche in piena loro estensione alzava il bilanciere appena sopra la testa. Gian Paolo Ormezzano

Luoghi citati: Londra, Romagna