Le donne entrano nella Bundeswehr di Alfredo Venturi

Le donne entrano nella Bundeswehr L'esercito tedesco in crisi di organico, i generali chiedono altri fondi Le donne entrano nella Bundeswehr DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — L'esercito tedesco sfonderà la barriera del sesso? Perché no. dice il nuovo ministro della Difesa. Rupert Scholz: le donne potranno fare carriera nella Bundeswehr. e raggiungere anche il grado di generale. Ma soltanto, precisa, nei reparti della sanità. Nella sua prima visita alle truppe da quando ha preso il posto di Manfred Woerner. chiamato alla segreteria generale dell'Alleanza Atlantica, Scholz ha rivendicato il ruolo essenziale della Bundeswehr, attaccando chi. come l'opposizione parlamentare e gli stessi alleati liberali di governo, trova che lo strumento militare tedesco grava un po' troppo sulle finanze federali. Effettivamente la Bundeswehr costa cara. Il bilancio annuale della difesa supera ormai abbondante¬ mente i cinquanta miliardi di marchi, si avvicina dunque ai quarantamila miliardi di lire. Un impegno che non sarebbe possibile accrescere ulteriormente, come vorrebbero i generali. Il Paese è prospero, ma per i tedeschi gli armamenti non sono affatto un investimento popolare: e si può capirli con la storia che hanno alle spalle. Cosi la Bundeswehr, pilastro essenziale della difesa atlantica, è minacciata da due Insidiosi nemici. Da una parte i severi vincoli di bilancio. Dall'altra il vistoso calo demografico. E' proprio per quest'ultimo problema che Scholz prefigura l'allargamento alle donne del servizio militare, sia pure con un doppio limite: scelta volontaria e esclusione dall'impegno in combattimento. Un'altra possibilità, di cui da qualche tempo si parla, è l'e¬ stensione degli arruolamenti, sempre su base volontaria, ai giovani stranieri residenti in Germania da un certo numero di anni. Sono misure ancora allo studio: per ora le conseguenze dell'effetto pillola, come lo chiamano i demografi alludendo alla diffusione di massa degli anticoncenzionali negli Anni Sessanta, vengono affrontate in modo più tradizionale. Tanto per cominciare dall'anno prossimo il servizio militare durerà di più: diciotto mesi invece degli attuali quindici. Un provvedimento che ha fatto molto discutere, e che probabilmente incoraggerà il ricorso a una scappatoia molto diffusa fra i giovani tedeschi: stabilire la residenza a Berlino, città smilitarizzata dove non esiste chiamata di leva. Per prendere di petto quel doppio proble¬ ma, scarsità di uomini e di denaro, i programmatori della Bundeswehr hanno messo a punto un vasto piano di riforma. Si tratta, in pratica, di una razionalizzazione dello strumento militare, della ricerca di un uso ottimale delle risorse disponibili. La riforma consiste, in pratica, nella trasiormazìone di un certo numero di unità in strutture di quadri. Esse saranno permanentemente attive con il solo personale a ferma prolungata, che provvederà a far si che armi e attrezzature siano sempre pronte all'uso. Al tempo stesso si mettono a punto, con un costante addestramento, meccanismi particolarmente sofisticati di mobilitazione: cosi che in caso di crisi le unità di quadri possano essere rapidamente poste in condizione di combattere. Inoltre è destinata a crescere di qualche punto la percentuale dei militari di carriera o a lunga ferma, che oggi è sul cinquanta per cento. Ci sono anche delle innovazioni tecniche. Per esempio l'aviazione sarà svincolala da uno dei suoi compiti tradizionali, la copertura aerea delle forze di terra, per concentrarsi sull'azione a lungo raggio in territorio nemico. L'esercito provvederà da sé a difendere il proprio spazio aereo: fermo restando, in caso di emergenza, l'appoggio dell'aviazione. Secondo gli esperti la Bundeswehr è oggi, nel suo insieme, una formidabile macchina militare. E il ministro Scholz rassicura gli alleati: oltre un milione di soldati tedeschi, questa la forza da mobilitarsi in caso di crisi, sono pronti a difendere la Germania e l'Occidente. Alfredo Venturi

Persone citate: Manfred Woerner, Rupert Scholz, Scholz

Luoghi citati: Berlino, Bonn, Germania