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Tappano lo scarico della Solvay Tappano lo scarico della Solvay A Livorno l'azione dimostrativa degli attivisti di Greenpeace, che si sono incatenati per protesta - La polizia ne ha denunciati sette LIVORNO — Prima azione da « commandodell'equipaggio della Sirius. la nave di Greenpeace ancorata lungo la costa livornese davanti a Castiglioncello. contro gli scarichi della società Solvay di Rosignano e contro la costruzione dell'impianto del Pvc. Cinque uomini e due donne, fra cui l'irlandese Joice O'Sullivan, e il coordinatore della «campagna del Mediterraneo-, lo spagnolo Xavier Pastor. hanno effettuato alle 5 del mattino uno sbarco sulla costa raggiungendo le spiagge di Vada, dove sfocia nel mare un torrentello che trasporta i rifiuti dello stabilimento chimico della Solvay. Qui il gruppo ha superato una recinzione e, raggiunto lo scarico nel torrente, ha provveduto a tapparlo con un telone di colore giallo. Subito dopo gli esponenti di Greenpeace si sono incatenati alla grata metallica che regola il flusso delle acque della fabbrica. Pochi minuti dopo dallo stabilimento Solvay è stato dato l'allarme, poiché il livello delle acque di scarico cresceva e minacciava di invadere gli impianti. Sono giunte sul posto alcune guardie giurate dell'azienda, che hanno inutilmente cercato di fare opera di persuasione con i pacifisti. Poco più tardi nella zona sono intervenuti i carabinieri ed agenti di polizia, ma anche la "loro azione di fronte alla resistenza passiva degli ecologisti è risultata vana. . Ad un certo punto un dirigente delle guardie giurate ha reciso le catene, ed i giovani ecologisti sono stati portati di peso sulle auto della polizia e quindi alla questura di Livorno, dove sono stati denunciati a piede libero per «occupazione di strutture industriali» e successivamente muniti di foglio di via. I componenti del commando, oltre alla O'Sullivan e al Pastor. sono l'inglese David Roberts. l'olandese Albert Kuiken. lo spagnolo Ricardo Sacarminada e i suoi conterranei Miguel Gremo e Ara Canados. Greenpeace ha cosi ripetuto l'operazione a difesa dell'ambiente, come aveva già fatto alla Maddalena, per il pericolo nucleare, e all'isola d'Elba, contro l'uso delle reti a strascico che depauperano il fondo marino. In questo caso l'azione degli ecologisti è stata motivata con-la necessità di far cessare gli scarichi in mare delle sostanze di scarto della Solvay in quanto, sostiene Greenpeace in un comunicato diffuso nel pomeriggio, «.sono scarichi ad alto contenuto velenoso che hanno provocato la desertificazione di una vasta area marina nella zona». _ O. ITI.