Mondiali '94: l'America teme gli hooligans

Mondiali '94: l'America teme gli hooligans La stampa Usa allarmata dalle violenze dei tifosi europei e sudamericani Mondiali '94: l'America teme gli hooligans DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Per un anno, il presidente Reagan in persona ha «sponsorizzato» gli Slati Uniti alla Fifa, ricevendone i funzionari alla Casa Bianca e mandando messaggi per videocassetta, affinchè la Federazione assegnasse i Mondiali di calcio del '94 agli Usa. Ma adesso che li ha ottenuti, un coro di proteste si è levato dall'America: i tifosi di calcio europei, si dice, sono troppo violenti, i peggiori di tutti, insieme a quelli latino-americani provocheranno risse e morti nelle strade e negli stadi. La cosa più difficile sarà proteggere i fans e le popolazioni locali. Manifestate dapprima da qualche lettera ai giornali sportivi e da brevi interviste alle radio o alla tv, queste riserve sono state riassunte da un celebre commentatore politico, Mike Royko, di Chicago, con una tremenda vis polemica su numerosi quotidiani. «Come tifoso — ha scritto Royko. una delle voci più influenti degli Stati Uniti — dorrei rallegrarmi che per la prima volta il nostro Paese ospiti la Coppa Mondiale di calcio, lo sport più popolare della terra. Ma la prospettiva mi inquieta. Per anni, ho seguito le notizie calcistiche internazionali più importanti: hanno sempre riferito di scontri feroci tra gli spettatori*. Con sarcastica soddisfazione. Royko ha notato che i fans statunitensi, «nonostante le bevute di birra, al massimo dell'eccitazione hanno rovesciato qualche macchina, o si sono scazzottati in due o tre sulle tribune*. Quelli europei invece «fi mutilano, ti storpiano, ti schiacciano: alla fine delle loro partite di calcio* ha aggiunto con una facile battuta -prima annunciano il punteggio, poi il conto dei cadaveri*. Inevitalmente. il commmentatore ha ricordato la tragedia di Bruxelles, quando i tifosi inglesi travolsero e uccisero quelli juventini. • Gli inglesi sono famigerati in tutta l'Europa — ha scritto Royko —. // loro concetto dei festeggiamenti è accoltellare nello stomaco un avversario o buttarlo sotto un treno in corsa*. Ma certi latino-americani non sono da meno, ha proseguito il giornalista, citando un caso impressionante: -In Colombia, alcuni fans hanno buttato fuochi artificiali sugli spalti di sotto, uccidendo 24 persone*. Royko ha espresso il parere che ci sia qualcosa nel calcio che eccita il pubblico: -Che cosa non lo so. perché non è uno sport violento come il pugilato o il football americano, né teso come l'hockey, semmai é noioso*. La protesta di Mike Royko si è conclusa su una no¬ ta di derisione. «Forse — ha osservato il columnist — è tutto dovuto a un fatto anomalo: che il calcio si gioca anche di testa. Poiché lo praticano anche i tifosi, possiamo solo pensare che il loro cervello si sia rammollito*. Royko ha ammonito che i mondiali del '94 potrebbero sfociare in un grosso insuccesso di pubblico: «Siamo sicuri di volere i fans inglesi in tumulto a casa nostra, o quelli colombiani impazziti sui terreni di gioco? Stiamo attenti a teste di legno del genere*. Queste critiche vanno accolte tuttavia con alcuni distinguo indispensabili. Innanzitutto, non sono condivise dalla maggioranza degli americani, la cui reazione ai mondiali è di tiepida curiosità o di benevola indifferenza, ma che alla fine si entusiasmeranno, come avvenne per le Olimpiadi di Los Angeles. In secondo luogo, sono espressione di interessi di milioni di dollari: non fa piacere ai boss del baseball, del iootball americano e della pallacanestro trovarsi a competere col calcio per le dirette in tv. che sono fonti di pubblicità e di guadagni enormi. Per ultimo, nascono da una sottile forma di razzismo e isolazionismo. Il calcio in America non ha mai sfondato anche perché considerato uno sport straniero, e in qualche caso di Paesi di serie B. Molto diffuso nelle scuole e nelle università, ha avuto un momento di fulgore alla fine degli Anni Settanta quando stelle come Pelé e Beckenbauer accettarono di giocare nella Lega Usa. Adesso, si è di nuovo eclissato. Ma la Lega spera nella svolta dei Mondiali: vuole farne un colossal hoolywoodiano, prevede 1 milione di spettatori dall'estero, e almeno 2 miliardi di dollari di incassi, e. c.

Persone citate: Beckenbauer, Mike Royko