Anche da sinistra si chiede nuova politica comunitaria di Bruno Ferraris

Anche da sinistra si chiede nuova politica comunitaria Anche da sinistra si chiede nuova politica comunitaria Lo propone Bruno Ferraris della Confcoltivatori ROMA — L'esigenza di una profonda riforma dei meccanismi degli strumenti e più in generale della gestione della politica agricola comune (pac), non solo a livello comunitario ma anche, e soprattutto, a livello nazionale è stata posta dalla Confcoltivatori in un convegno sulla politica agricola strutturale in Italia e nella Comunità economica europea. «Il problema centrale è quello dell'orientamento della produzione agricola al mercato, della riqualificazione delle produzioni e delle alternative produttive alimentari e non alimentari-, ha detto il responsabile della giunta nazionale. Bruno Ferraris. Di qui l'esigenza di un poderoso sviluppo della ricerca, della sperimentazione, di un articolato sistema eli servizi e strumenti per supportare sia le innovazioni di processo e di prodotto, sia nuovi rapporti fra impresa agricola singo¬ la o associata con gli altri settori (industria, banca, commercio o sistema distributivo). Soffermandosi sull'esigenza del superamento degli squilibri economico-sociali fra agricolture deboli e forti. Ferraris ha affermato che un forte rilancio delle politiche strutturali è condizione fondamentale per l'ammodernamento dell'impresa coltivatrice familiare. «A nostro avviso — ha poi affermato il responsabile della giunta nazionale della Confcoltivatori — pare semplicistico e di corto respiro l'atteggiamento di chi si acconcia a subire in modo acritico l'attuale corso della pac candidandosi a rappresentare solo quelle imprese destinate a rimanere-. Bruno Ferrarris, ed ha concluso dichiarando che «la Confcoltivatori si candida invece a gestire il cambiamento che è nell'ordine delle cose, ma che può e deve avere un esito positivo per l'impresa agricola familiare-.

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