E per i suini un cibo supereconomico

E per i suini un cibo supereconomico E per i suini un cibo supereconomico BOLOGNA — Il prof. Archimede Mordenti, direttore dell'Istituto di nutrizione animale dell'Università di Bologna, ha presentato alla recente Rassegna internazionale di suinicoltura di Reggio Emilia le conclusioni della prima fase di un programma di ricerca attuato con il finanziamento della Regione Emilia-Romagna e del Centro Ricerche Produzioni Animali di Reggio Emilia. -Da tempo — dice il prof. Mordenti — si poneva il problema di trovare soluzioni per ridurre i costi di produzione negli allevamenti suini. Poiché di tali costi la parte più rilevante è quella dei mangimi, la ricerca non poteva die essere indirizzata nella individuazione di nuovi tipi di mangimi-. La novità che il prof. Mordenti ha presentato è un mangime a base di insilati di mais ceroso e di polpe di barbabietole soppressale. «La nostra suinicoltura — dice ancora Mordenti — è finalizzata all'ottenimento del suino pesante, con carcasse e carni di eccellente qualità, per favorirne la trasformazione industriale. Pertanto, il primo obiettivo die un ricercatore di nuovi mangimi si deve porre è quello di mettere a punto alimenti die non alterino né le caratteristiclie delle carcasse né quelle delle carni, né tantomeno lo stato di salute generale dei suini-. E' partita cosi la ricerca di tipo interuniversitario, alla quale hanno partecipato la Facoltà di medicina veterinaria dell'università di Parma, la Facoltà di veterinaria di Bologna. l'Istituto di anatomia comparata sempre di Bologna oltre all'istituto di nutrizione animale diretto dal prof. Mordenti, che ha guidato l'operazione. «La ricerca si riprometteva di verificare — è sempre il prof. Mordenti che parla — gli effetti che alcuni insilati e in particolare l'insilato di mais ceroso e di polpa di bietola soppressala hanno in primo luogo sulla salute degli animali, sulle carcasse e sulle carni. Le dosi impiegate sono stale molto elevate e questo ha caratterizzato la prima fase della sperimentazione die è durata sette-otto mesi. I risultati della prima fase mettono in evidenza la possibilità di ricorrere a questi alimenti senza alterare le caratteristidie delle carni e delle carcasse, purché si integrino con mangimi concentrati, composti integrati o nuclei, die a noi sono stati forniti per l'intero periodo della ricerca dalla Manteka di Reggio Emilia». La seconda fase della ricerca si preoccuperà di sperimentare le dosi ottimali di questo nuovo tipo di alimentazione: i suoi risultati saranno resi noli a dicembre, a Reggio Emilia, in occasione dell'ormai tradizionale convegno scientifico di fine autunno, promosso dalla Rassegna Suinicola Internazionale. s. m.

Persone citate: Archimede Mordenti

Luoghi citati: Bologna, Emilia, Reggio Emilia, Romagna