Lobianco: contromisure dopo le decisioni Cee

Lobianco: contromisure dopo le decisioni Cee La de presenta una mozione in Parlamento Lobianco: contromisure dopo le decisioni Cee Sollecitata la revisione dei meccanismi della politica agrìcola ROMA — La Coldiretti non molla. Dopo la mozione sulla politica agricola comune presentata alla Camera il 25 giugno, il presidente Arcangelo Lobianco ha presentato in Parlamento una mozione, firmata anche dagli altri deputati delle organizzazioni agricole e dal capogruppo della de a Montecitorio Mino Martinazzoli, sulla politica agraria comunitaria (pac). La Coldiretti chiede che venga promossa «una strategia propulsiva- per assicurare ai produttori agricoli gli strumenti indispensabili per lavorare con tranquillità e con la dovuta efficacia. Nella risoluzione — direttamente legata alla mozione sull'Europa Verde — si fa presente, innanzitutto, l'esigenza di un rapporto dettagliato sullo stato di attuazione della legge pluriennale di spesa del piano agricolo nazionale che tenga conto dell'aspetto finanziario, delle modalità per la concessione dei finanziamenti, delle iniziative attuate per il raccordo delle opzioni dello stesso piano agricolo con la politica comunitaria. I parlamentari della Coldiretti rilevano inoltre la necessità di impegnare il governo sui seguenti punti: • adottare contromisure finanziarie ed economiche nazionali, compatibili con le norme comunitarie, o negoziate in sede Cee; • sostenere la necessità di riformulare il bilancio comunitario, evitando di far gravare spese derivanti da accordi di politica estera sul bilancio agricolo ed al fine di poter disporre di mezzi per attenuare le sperequazioni esistenti nei settori e nelle aree geografiche, sperequazioni che penalizzano le regioni economicamente meno favorite; • sostenere il riadattamento strutturale soprattutto attraverso meccanismi nazionali agenti sull erogazione e gestione delle risorse finanziarie; • impegnarsi attivamen te affinché in sede Gatt vengano tenute in debito conto le misure restrittive interne adottate dalla politica agricola comune anche per settori ampiamente deficitari. In particolare a rilanciare e sostenere in sede Cee il previsto meccanismo di stabilizzazione nel settore delle materie grasse, base fondamentale per una riforma d'ella pac. La mozione impegna ancora il governo a rivedere profondamente le linee della politica del commercio estero allo scopo di favorire tutte le iniziative di esportazione • proporre immediatamente la convocazione di un consiglio europeo straordinario, per rivedere i meccanismi della politica agricola comune stabiliti a Stresa e non più attuali, onde evitare che adattamenti esclusivamente in funzione del bilancio, come quelli finora adottati, si ripercuotano in modo disastroso sull'intera situazio ne economica del paese attraverso la riduzione progressiva della capacità produttiva agricola nazionale; • rivitalizzare il coordinamento interministeriale per la politica estera specie nel campo economico, ed in particolare nel comparto agro-alimentare-industria le, per assicurare una gestione coerente delle politiche nazionali e internazionali, prima fra tutte quella dell'area comunitaria. Arcangelo Lobianco

Persone citate: Arcangelo Lobianco, Gatt, Mino Martinazzoli

Luoghi citati: Europa, Roma, Stresa