Prigioniero del padre a 8 anni

Prigioniero del padre a 8 anni La Spezia, Jonathan alla fine è riuscito a telefonare ai carabinieri Prigioniero del padre a 8 anni Lo teneva chiuso in una stanza buia, e la porta era senza maniglia - «Mi picchia, ho paura, venite a prendermi» • L'uomo è stato arrestato: «Dovevo frenare la sua vivacità, stavolta le busca» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LA SPEZIA — Otto anni, chiuso in una stanza al buio senza la minima possibilità di uscire perché dalla porta era stata tolta, di proposito, anche la maniglia. Il corpo dolorante per le percosse subite, il terrore, ed un'unica, improvvisa, speranza: il telefono. Non tutti i bambini conoscono il numero del «Telefono Azzurro», ma evidentemente il «112» dei carabinieri e qualcosa di familiare, che resta impresso nella memoria. Jonathan Barini lo ha formulato e con voce convulsa ha raccontato: .Sono chiuso in casa, mio padre mi ha picchiato ed è uscito lasciandomi solo. Lo fa spesso, ho paura, venite a prendermi.. Era il tardo pomeriggio di venerdì: i carabinieri di Folio, un piccolo centro della campagna spezzina da dove era giunta la telefonata, in breve hanno localizzato la palazzina, ma per raggiungere Jonathan hanno dovuto arrampicarsi dall'esterno, entrare attraverso una finestrella in un rispostigli prima di poter sfondare la porta della stanza-prigione del bambino. Dei genitori nessuna traccia, deserto lo stabile, una costruzione di tre piani occupata da condomini che, ad esclusione dei Barini. giungono soltanto nella stagione estiva. Trasportato al pronto soccorso dai militari, Jonathan è stato visitato mentre Ininterrottamente dava sfogo alla tensione raccontando, nei minimi particolari, la sua dura, difficile realtà quotidiana dove il solo sentimento della paura sembra dominare su tutti. Niente amore per Jonathan, solo un «sistema educativo», cosi lo ha de¬ finito più tardi il padre Aldo. 50 anni, operaio in pensione. Evidenti le percosse riscontrate dal dottor Maurizio Pera: contusioni alla gamba destra e alla coscia sinistra e un dolore alla «regione epigastrica» dove Jonathan ha sostenuto di essere stato colpito con forza. Ora. in osservazione, è ricoverato nel reparto di pediatria dell'ospedale Sant'Andrea della Spezia. Suo padre, rintracciato soltanto do¬ po ore in un bar del centro, al momento dell'arresto ha detto ai carabinieri: «Se lo prendo stavolta le busca. Una possibilità che al momento gli è stata tolta: ieri mattina, con l'accusa di maltrattamenti, il pretore della Spezia Marina Orsini lo ha processato per direttissima e condannato a 8 mesi Barini, compagno da anni di Loana Mieti., madre di Jonathan, «ra già stato in passato al centro di un'inchie¬ sta giudiziaria per violenza carnale nei confronti della figlia minore della convivente, ma allora, all'ultimo momento, fu ritirata la querela di parte. Durante il processo l'uomo ha negato i maltrattamenti che hanno causato il ricovero del piccolo ammettendo di averlo si, spesso «preso alle brutte», ma di averlo fatto convinto di esercitare un metodo educativo. Donatella Bartolini

Persone citate: Barini, Donatella Bartolini, Folio, Jonathan Barini, Maurizio Pera, Orsini

Luoghi citati: La Spezia, Spezia