Pesenti fa il pieno di utili ma tace sulla Franco Tosi

Pesenti fa il pieno di utili ma tace sulla Franco Tosi Per FItalcementi il 1987 è stato un anno tutto d'oro Pesenti fa il pieno di utili ma tace sulla Franco Tosi Il fatturato salito a 1153 miliardi • Aumenterà la quota in Calcestruzzi? «Il settore mi interessa» MILANO — Non trova conferme ma neppure smentite l'Ipotesi di nna totale cessione della Franco Tosi Industriale alla Asea Brown Boveri, che già ne controlla il 30%. Giampiero Pesenti, Interpellato ieri al termine dell'assemblea dell'Italcementi non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito: «In questa sede parliamo solo della Italcementi e non di altro», ha detto. Pesenti non si è pronunciato neanche sulla possibile creazione di una società che raggruppi le centrali elettriche possedute dai gruppi privati, tra cui l'I talee menti (.L'ho appreso dai giornali') né su un Incremento della quota (ora il 267c) nella Calcestruzzi (.Dico solo che il settore del calcestruzzo ci interessa-). Il bilancio dell'Italcementi approvato ieri dall'assemblea si è chiuso con un fatturato di 1153 miliardi (1076 miliardi nell'86) e un utile di 172,3 miliardi (70,7 miliardi) su cui ha influito la cessione della partecipazione in Montedison. Dell'utile saranno distribuiti però solo 31,3 miliardi, 1250 lire per ogni azione ordinaria e 1400 lire per azione di risparmio, mentre 139 miliardi verranno accantonati a fondo rinnovo impianti e riserva straordinaria. In sede straordinaria l'assemblea ha poi approvato la fusione nell'Italcementi della Fibronit e delle Cementerie Apuane, già totalmente possedute. Il mercato italiano del cemento nel 1987 ha fatto segnare un incremento del 3.3% dei consumi e del 3.1% della produzione, pari in totale a poco più di 37 milioni di tonnellate. Il gruppo che fa capo alla Italcementi comprendente Cementerie di Sardegna, Siciliane e Cemensud ha una quota di mercato di circa un terzo. Favorevoli le previsioni per il 1988. «A fine aprile — ha detto Pesenti — il mercato registra un incremento del 13% do vuto alle buone condizioni meteorologiche; crediamo che l'anno si chiuda con un incremento delle vendite per il nostro gruppo pari al 3-3,5%. stimato in modo cautelativo'. L'Italcementi — secondo Pesenti — è fortemente danneggiata dalla politica di esportazioni in .dumping» (a prezzi molto bassi e con sovvenzioni statali alle imprese) attuata dalla Grecia, che colpisce gli im¬ ERTELLI 504669 ViiAdri pianti localizzati nel meridione. Nel 1988 sono previsti investimenti in impianti per 144 miliardi a livello di gruppo; altri 50 miliardi serviranno ad accrescere la produttività delle centrali elettiche da 270 a 330 megawatt/ora all'anno, il tutto però subordinato al rilascio delle autorizzazioni governative. Sul fronte sindacale è da registrare lo sciopero svoltosi ieri (oggi 1 ora e mezzo) dei lavoratori dell'Italcementi, il primo per motivi aziendali dal 1972. I sindacati accusano l'azienda di scarsa flessibilità in materia di pausa mensa, fissata in 2 ore per tutti, e la cui durata si vorrebbe invece più rispondente alle esigenze dei singoli dipendenti. Il bilancio presentato da Pesenti agli azionisti rivela un ottima salute del gruppo. Sotto il profilo operativo è da registrare un miglioramento del risultato della gestione industriale da 123.3 a 149,1 miliardi, con investimenti tecnici per 43 miliardi. Dal punto di vista finanziario i proventi netti ammontano a 26 miliardi di lire (contro i 5 dell'anno scorso); la società a fine '87 aveva più che raddopiato da 117 a 242 miliardi l'ammontare dei tìtoli di stato. La holding cementifera ha fatto inoltre investimenti in partecipazioni per 130,5 miliardi (171 a livello di gruppo) tra cui l'acquisizione di quote nella Calcestruzzi, nella Cementi Ravenna, nella Cemencal, nella statunitense R.C. Cimenti è entrata anche con il 20% nell'Editoriale e con il 2% nella Poligrafici (entrambe del gruppo Monti). Il patrimonio netto è passato da 638 a 785 miliardi al dicembre '87. A livello consolidato i ricavi ammontano a 1176 miliardi di lire, solo di poco superiori a quelli dell'Italcementi per l'eliminazione dei rapporti infragruppo. L'utile è salito da 123 a 190 miliardi. Il presidente del gruppo Italcementi, Giampiero Pesentì

Persone citate: Franco Tosi, Giampiero Pesenti, Giampiero Pesentì, Pesenti

Luoghi citati: Grecia, Italcementi, Milano, Ravenna, Sardegna, Siciliane