Scoperta la base d'appoggio dei terroristi in Alto Adige

Scoperta la base d'appoggio dei terroristi in Alto Adige Tra Merano e Natumo, una baracca in muratura piena di esplosivo Scoperta la base d'appoggio dei terroristi in Alto Adige La Digos ha sequestrato 107 candelotti di dinamite - L'ultimo attentato risale al 17 giugno BOLZANO — Le indagini sugli attentati terroristici in Alto Adige hanno dato i primi frutti. Ieri i funzionari della Digos di Bolzano hanno dato notizia della scoperta di un covo terroristico che potrebbe essere servito ai «bombaroli» come base di appoggio per mettere a segno i recenti attentati a Bolzano. Il covo era dislocato lungo la sponda sinistra del fiume Adige, alla periferia dell'abitato di Plaus (fra Merano e Natumo), era costituito da una baracca in muratura All'interno la Digos ha rinvenuto 107 candelotti di dinamite alla gelatina per complessivi 15 kg, dell'Italesplosivi (di fabbricazione italiana), 400 metri di miccia, di cui cento metri autodetonante, oltre a 4 materassi. Tale scoperta lascia presupporre che non molto tempo fa il rifugio possa essere servito come base a coloro che il 17 giugno scorso hanno portato a termine l'ultimo di una serie di attentati in Alto Adige: quello dinanzi alla sede della Camera di lavoro Bolzano, che ha provocato gravissimi danni ad immobili e ad una trentina di autovetture. Trova sempre più credito l'ipotesi che gli atti terroristici a Bolzano siano opera di una «cellula cittadina», cioè gente residente nell'immediata periferia del capoluogo altoatesino, foraggiata finanziariamente da oltre confine e cioè dai circoli neonazisti germanici legati ai terroristi degli Anni 60 già condannati in Italia a pesanti pene detentive per la strage di Cima Vallone. Contro quei gruppi recentemente anche la magistratura tedesca ha avviato procedimento penale per distrazione di danaro: i fondi pare fossero raccolti per finanziare gli ex detenuti politici sudtirolesi, mentre potrebbe essere servito per organizzare l'ultima serie di atti di violenza a Bolzano. (Agi)

Luoghi citati: Bolzano, Italia, Merano, Natumo, Plaus