Catania un topo nella culla neonata morsicata per un'ora

Catania, un topo nella culla neonata morsicata per un'ora Nel centro della città, in una casa dichiarata inabitabile Catania, un topo nella culla neonata morsicata per un'ora I genitori dormivano - La piccola, ferita al volto, è in prognosi riservata DAL NOSTRO CORRISPONDENTE CATANIA — Ha dormito per ore in compagnia di un grosso topo. Alla fine, quando' i genitori hanno udito i suoi strilli, il topo non c'era più, ma Carmela Marletta. 25 giorni, aveva il viso e le mani devastate dai morsi. -Mai vista una cosa del genere — commenta il professor Giuseppe Lombardo, primario del reparto pediatria dell'ospedale Vittorio Emanuele — quando è giunta al pronto soccorso il volto della piccola era una maschera di sangue. Si è ripresa, ma la prognosi è ancora riservata. Con i neonati non si sa mai: può sopraggiungere un'infezione". La vicenda ha avuto come teatro una casa a piano terra, in via Case Sante, nel centro storico della città. Poco più di un tugurio. Due stanze e servizi che ospitano otto persone. Questa e altre case dovrebbero essere abbattute per far posto a una scuola. Ma a Catania c'è fame di alloggi; e quel tugurio ha pur sempre un tetto. Cosi, a dispetto di un'ordi¬ nanza del Comune che lo vorrebbe inagibile, l'alloggio è abitato. Carmela è la secondogenita d'una coppia-bambina: il padre Domenico di 18 anni, venditore ambulante ; la madre Giuseppa Formosa di 17. Assieme alla sorellina Annamaria, di un anno e mezzo, abitano sotto lo stesso tetto dei nonni materni. Al piano superiore c'è la casa dei genitori del padre; anche quella una famiglia numerosa, sei figli, alcuni dei quali bambini. -Carmela dormiva nella culla, accanto al nostro letto — racconta Domenico Marletta — avevamo trascorso una domenica di festa, al mare, con altri familiari. Erano da poco passate le 2 quando l'abbiamo sentita piangere. Pensavamo che volesse il latte e siccome il pediatra ci aveva detto di non farla mangiare troppo spesso abbiamo lasciato per un po' che strillasse. Poi, vedendo che non si zittiva, abbiamo acceso la luce. Era piena di sangue, povera figlia mia. Solo quando siamo giunti al pronto soccorso ab¬ biamo capito che era stata morsa da un topo-. La culla dove dormiva Carmela porta ancora i segni di quei momenti allucinanti. Sangue, lenzuola lacerate; roba da far inorridire. Accanto c'è il letto dei genitori. La casa è vecchia ma arredata decorosamente: un tavolo, un armadio rivestito di formica. Molte piante. -Era da tempo che qui non si vedevano più topi — dice Domenico Marletta — Tanno scorso avevamo messo veleno un po' ovunque. Quest'anno sono tornati. Uno lo abbiamo ucciso, forse è quello die ha morso la bambina-. In ospedale, da ieri mattina, la piccola Carmela viene sottoposta a intense terapie. Antibiotici, immunoglobuline antitetaniche e antirabbiche. -Il miglioramento c'è stato — sottolinea il professor Lombardo — non ha più febbre, è più tranquilla-. Mentre parla, il primario fa vedere i segni dei morsi: decine di piccole ferite sul mento, sulle labbra, sulla lingua, sulle mani e sulle braccia. Ferite che per for¬ tuna si rimargineranno Nei corridoi dell'ospedale l'attesa ansiosa dei familiari, una lamentela comune: quella casa popolare che non arriva malgrado anni di insistenze, di promesse, di lotte anche dure. Carmela Finocchiaro. nonna materna della piccola, ha trascorso una settimana in carcere, qualche anno fa. per occupazione di alloggi popolari pronti ma non ancora assegnati. Adesso è più battagliera di prima. -Io — giura — mia nipote in quella casa non ce la riporto più, questo è poco ma sicuro. Il suo calvario, cosi come quello di tante altre famiglie catanesi si protrae da anni. • Anclie noi cosi come i genitori di mia nuora, siamo stati sballottati da U7i posto all'altro — dice la nonna paterna di Carmela. Annamaria Zito — siamo stati persino ospiti di un camping sul mare, freddo cane e pioggia in inverno. Poi neancìie più quello. Il Comune ci ha mollati e siamo dovuti venire a vivere qui abusivamente Nino Amante

Persone citate: Annamaria Zito, Carmela Finocchiaro, Carmela Marletta, Domenico Marletta, Domenico Marletta ? Tanno, Giuseppe Lombardo, Nino Amante

Luoghi citati: Catania