Per le macelline agricole è partita la «ripresina»

Per le macelline agricole è partita la «ripresina» fl valore delle vendite sul mercato nazionale è salito del 14,4% Per le macelline agricole è partita la «ripresina» Giancarlo Vezzalini (Fiat Geotech) sostituisce Pietro Laverda alla guida dell'I nacoma DAL NOSTRO INVIATO BOLOGNA — Per le vendite delle macchine agricole s'è iniziata la «ripresina»: nel 1987 il mercato italiano ha assorbito 39.853 trattori, pari a un valore di 1233 miliardi, e altri macchinari per un controvalore di 1997 miliardi; in tutto 3230 miliardi, corrispondenti ad un incremento del 14,4% sui risultati dell'anno precedente. Sotto il profilo della produzione, che ha superato il valore di 5615 miliardi, l'incremento è stato del 6,35%. Le esportazioni di trattrici sono state pari a 2233 miliardi, con un leggero miglioramento suU'86, e la bilancia commerciale continua a far segnare un saldo attivo superiore ai 1810 miliardi (c'è però da rilevare un aumento delle importazioni del 15%, anche se il fenomeno resta limitato ad una cifra modesta: 429 milioni di lire). Questi dati sono stati comunicati durante l'assemblea annuale dell'Unione nazionale costruttori macchine agricole, che ha visto l'elezione alla presidenza di Giancarlo Vezzalini in sostituzione di Pietro Laverda, nominato presidente onorario. L'ingegner Vezzalini, dal primo gennaio 1988. è amministratore delegato e direttore generale della Fiat Il ministro Mannino Geotech. società che raggruppa la produzione di macchine agricole e movimento terra col marchio Fiat. Qual è il panorama in cui si svolge l'attività dell'Unacoma? 'Stiamo attraversando una fase — ha detto il ministro dell'Agricoltura Mannino, intervenuto all'assemblea — in cui l'agricoltura italiana sta segnando vari punti di forza, basti pensare alla soia o alla reazione positiva alla risistemazione della politica agricola comunitaria in settori come quello lattiero-caseario. Non tutta l'I¬ Giancarlo Ve/v.alini talia "verde" però è cosi forte, soprattutto nel Mezzogiorno, dove si è perso terreno. Ci sono poi i noti problemi di bilancio comunitario: aumenta vertiginosamente la spesa delle eccedenze. Gli Usa intanto premono sui nostri mercati e altri grandi produttori, come India e Cina, si affacciano all'orizzonte. Urge quindi una ristrutturazione agricola basata sulla qualità: produrre meglio e con caratteri costanti-. Per realizzare tutto questo è indispensabile il contributo della tecnologia. no¬ stro compito — ha assicurato Vezzalini in risposta alle parole del ministro — dare nuovi mezzi di produzione agli agricoltori e l'agricoltura deve saperli sfruttare diventando sempre più impresa. Stiamo andando incontro a tempi stimolanti, pieni di prospettive e rischi: la scadenza del 1992 è alle porte e noi, costruttori italiani di macchine agricole, ci troviamo di fronte un mercato fortemente presidiato: andiamo verso una difficile sfida di competizione altamente selettiva. Occorre si stimolare nuove idee, ma è anche necessario che V'azienda Italia" vada verso un'efficienza che metta in grado le imprese nazionali di competere ad armi pari con quelle straniere'. • L'Europa — ha concluso il neopresidente dell'Unacoma — diventa sempre più il nostro mercato "domestico" e. se da una parte le prospettive di spazi nuovi non sono molte, è anche vero che andiamo verso un agricoltura sempre più "a misura di macchina". Serve innovazione perché le nuove tecnologie costituiscono una possibilità di ridurre i costi, il che equivale alla sopravvivenza stessa dell'agricoltura italiana'. Vanni Cornerò

Persone citate: Giancarlo Vezzalini, Mannino, Mannino Geotech, Vanni Cornerò, Vezzalini

Luoghi citati: Bologna, Cina, Europa, India, Italia, Usa