I fornitori vogliono le azioni Parmalat

I fornitori vogliono le azioni Parmalat I fornitori vogliono le azioni Parmalat In cambio del consolidamento dei debiti MILANO — I produttori di latte della Padania, i maggiori fornitori di latte italiano della Parmalat, chiedono a Callisto Tanzi il consolidamento dei debiti nei loro confronti in cambio della cessione di una quota di partecipazione al capitale della Parmalat. E' quanto si apprende negli ambienti della federazione lombarda della Coldiretti che ha diramato un comunicato in cui si sottolinea che di fronte alle notizie di stampa relative ad una possibile cessione della Parmalat (smentita peraltro dalla società), i suoi fornitori rivendicano un -ruoto da protagonisti». Secondo Mario Galla, direttore della federazione lombarda della Coldiretti. infatti, i produttori di latte della Padania, che forniscono alla Parmalat dai 3.5 ai 4 milioni di quintali di latte l'anno, -vantano nei confronti della società di Parma pagamenti arretrati per alcune decine di miliardi. Gli ultimi pagamenti effettuati ad alcuni di essi — ha detto Galla — si riferiscono a forniture del giugno dell'anno scorso. Per questo chiediamo a Callisto Tansi di aprire una trattativa per il consolidamento del debito in cui poter inserire anche la possibilità di assumere una partecipazione azionaria nella società». • La situazione venutasi a creare in questi giorni alla Parmalat è inaccettabile, in quanto la presunta trattativa per la vendita dell'azienda sta avvenendo sulla testa dei lavoratori, sulla base di interessi privati e finanziari, con la conseguenza che si potrebbe consegnare un intero settore, e con esso le aziende strategiche allo sviluppo del Paese, a multinazionali straniere». L'affermazione è contenuta in una nota diramate dal consiglio unitario di fabbrica ■ Il tribunale blocca Boriila in Francia PARIGI — La Corte d'appello di Grenoble ha respinto il ricorso presentato dalla famiglia Cartier-Millon in relazione alla programmata cessione a Barilla del suo pacchetto del 42 per cento di azioni della holding Rivoire et Carret-Lustucru. La decisione della Corte d'appello conferma quindi la sentenza del tribunale di commercio di Grenoble che aveva negato il «via libera, all' operazione di acquisizione da parte del gruppo italiano. Secondo i termini della sentenza riprodotti dal quotidiano «Le Monde*, -gli accordi conclusi tra la famiglia Cartier-Millon e Barilla sono viziati da (intenzioni) fraudolente e da connivenza (colposa)».

Persone citate: Barilla, Callisto Tansi, Callisto Tanzi, Cartier-millon, Galla, Mario Galla, Rivoire

Luoghi citati: Milano