Arriva luglio ed è nubifragio

Arriva luglio, ed è nubifragio Due persone morte a Milano, una vittima anche a Torino Arriva luglio, ed è nubifragio Due città del Nord. Milano e Torino, flagellate da violenti nubifragi, nell'estate .impazzita, che rimane confinata al calendario. Un inizio di luglio drammatico: per un paio d'ore traffico paralizzato. allagamenti, sotto un vento violento e scrosci impetuosi di pioggia alternati a grandine. A sera un bilancio che dice tutto: tre morti, molti contusi, decine di case allagate, le strade trasformate in torrenti di acqua e fango, vigili del fuoco impegnati da centinaia di richieste di aiuto. Senza contare i danni, a centinaia di milioni, per la paralisi dell'aeroporto di Linate (dove i voli nazionali sono stati cancellati per tutta la sera), le decine di auto distrutte, le case scoperchiate. A Milano i morti sono due — un ragazzo di vent'anni e un anziano pensionato — parecchi i feriti, uno dei quali in modo grave. Alle 18 di ieri si è scatenato un nubifragio violentissimo, per un'ora ha spazzato la città. Raffiche di grandine a chicchi grossi come noci, lampi, tuoni, buio, fortissimo e persistente il rumore del vento. Solamente a sera il traffico è potuto riprendere con difficoltà. La zona più colpita è stata quella della periferia Sud. Porta Ticinese. All'arrivo del nubifragio, Daniele Mario Tarantini, di 21 anni, passava con la sua auto in via Ettore Ponti. Ha deciso di ripararsi sotto il muretto di cinta di una fabbrica, e questo gli è costato la vita. La parete è crollata, e i detriti hanno sepolto la macchina. All'ospedale il ragazzo è giunto cadavere. Nessun pericolo di vita, invece — anche se la degenza potrebbe non essere breve — per l'altro giovane che aveva pensato di accostare la sua auto allo stesso muretto. Si chiama Alberto Mancini, ha 27 anni. A quell'ora, stava rientrando a casa: nel crollo le macerie hanno travolto e schiacciato l'auto, imprigionando il giovane. Sul fatto ha aperto un'inchiesta il magistrato per verificare se esistono responsabilità penali. In sostanza: si deve controllare se il muro era stato costruito a regola d'arte, tenendo conto delle norme di sicurezza. L'altra vittima invece è un pensionato, Enrico Bossi, di 79 anni. Nel pomeriggio, solo nel suo appartamento allagato, ha cercato di tamponare una falla del soffitto dalla quale scendeva acqua. E' scivolato ed ha battuto la testa a terra: morto. Il nubifragio ha anche abbattuto l'antenna della televisione «Globo., alta venti metri, e scoperchiato alcune abitazioni, anche ad Abbiategrasso, Melegnano (dove una bimba è stata travolta da un cornicione: se la caverà) e in Lomellina, dove i danni all'agricoltura sono stati ingenti. A Torino la bufera si è scatenata alle 14,30 ed è durata un'ora e mezzo. I grossi Comuni della prima cintura (Nichelino, Moncalieri, Beinasco. San Mauro, La Loggia e Gassino) sono rimasti praticamente isolati, invasi dalle acque, mentre torrenti di fango scendevano dalle colline. A Beinasco la disgrazia mortale, in un cantiere che costruisce una doppia fognatura. Angelo Bruno, 47 anni, aveva il compito di cementare i segmenti di tubazione nella profonda trincea. I compagni di lavoro, quando si è scatenata la bufera, lo hanno invitato a venir fuori. Ma sono bastati pochi minuti di esitazione e un'ondata d'acqua ha sommerso tutto il canale (convogliata dalla vecchia tubazione?). L'operaio tenta di risalire, ma rimane in trappola, viene trascinato via. I vigili-sommozzatori, appena intervenuti, si sono immersi nel pozzo a valle (distante una quarantina di metri) e sono riusciti a ripescare l'uomo, cercando di farlo respirare. Ma nel pozzo era difficilissimo: mancava l'aria, l'acqua saliva. Quando, con un'imbragatura, l'operaio è riportato in superficie, è ormai morto.

Persone citate: Alberto Mancini, Angelo Bruno, Daniele Mario Tarantini, Enrico Bossi