Rifiuti, sì della Regione al piano di bonifica

Rifiuti, sì della Regione al piano di bonifica Rifiuti, sì della Regione al piano di bonifica Caso Baricalla: decisa la nomina di due tecnici che verificheranno periodicamente la discarica - Torino-Pinerolo: l'Arias invitata a modificare gli attuali collegamenti Al Consiglio regionale due temi di attualità: rifiuti (con annessa discarica di Baricalla) e, per quanto compete alla Regione, 1 collegamenti tra Torino e Pinerolo. Rifiuti. Tutti sanno (e concordano) che l'emergenza dei rifiuti solidi urbani e, soprattutto, quella dello smaltimento di quelli industriali tossico-nocivi, ha raggiunto soglie allarmanti. Da un lato non si sa dove e come trattare le scorie di lavorazione, dall'altro si varano Iniziative che, In qualche modo, tendono a tamponare una situazione di effettivo disagio. Dentro questa cornice si ammassa uno scenario confuso: piccole e medie aziende che, esaurito lo spazio per lo stoccaggio, minacciano di sospendere l'attività; improvvisati imprenditori disposti a collocare 1 rifiuti in Paesi lontani o in discariche clandestine; progetti già avanti nel loro Iter che subiscono improvvisi arresti. Passa dopo un serrato confronto tra maggioranza e opposizione il piano di bonifica che è appena un tentativo volto al riequilibrio ecologico. E subito piovono ordini del giorno. Uno del pei chiede urgenti definizioni delle metodologie di smaltimento e stoccaggio e l'attivazione di «uno strumento opera¬ tivo a carattere misto, pubblico-privato, con compiti di ricerca, iniziative coerenti con il Piano di smaltimento*. Passa, per la logica dei numeri, l'ordine del giorno della maggioranza che non pare un invidiabile esempio di chiarezza: in particolare quando invita la giunta a .individuare strumenti operativi atti a garantire la realizzazione di un sistema coordinato di smaltimento, supportato da un'adeguata ricerca, finalizzata anche alla riduzione dei rifiuti.. Baricalla. Collegato al tema generale di cui s'è accennato sopra, entra in scena Baricalla, la discarica contestata nonostante il suo avvio risalga a tre anni fa (3 maggio 1985) con autorizzazione della giunta di sinistra. E sono proprio i comunisti, con sinistra indipendente, Usta verde, dp e msi a chiedere che i lavori vengano sospesi per ridiscutere localizzazione e permessi. Pino a ieri pareva tutto regolare e per anni nessuno si è mosso. Ora c'è un gran scalpitare di scontenti: Baricalla non piace agli abitanti delle Vallette e neppure a quelli di Collegno. Non li convince l'assicurazione che, forse, è la discarica più sicura d'Europa (cosi dicono gli esperti) e che i lavori sono andati avanti semplicemente perché l'iter è stato regolarmente approvato dalle amministrazioni comunali interessate. Il pei ora chiede .rigorose e necessarie verifiche tecniche* nonostante la società appaltatrice (costo dell'opera 6 miliardi) abbia accolto le osservazioni del comitato tecnico. Anche su questo punto passa un documento di .mediazione» della maggioranza che invita la giunta a richiedere alla Provincia di 'avvalersi di due tecnici nominati dal Comune di Collegno e di Torino per la verifica periodica, sin dall'inizio, della compatibilità dei rifiuti ammessi*. I tecnici dovranno essere nominati entro due mesi. Baricalla, detto in breve, va avanti. Torino-Pinerolo. Documento del pei che chiede la risistemazione delle due statali impegnando .l'Anas ad attivare i conseguenti finanziamenti non ancora utilizzati*. Il verde Ala propone l'ammodernamento della linea ferroviaria Torino-Torre Pellice, un drastico controllo della velocità sulle due statali, l'obbligo delle cinture di sicurezza. La maggioranza vota un ordine del giorno che invita l'Anas a modificare gli attuali collegamenti e a verificare contemporaneamente la realizzabilità di un nuovo tracciato. Pier Paolo Benedetto

Persone citate: Arias, Baricalla, Pier Paolo Benedetto