Con il windsurf sui laghi

Con il windsurf sui laghi A Viverone ed a Ceresole in attesa di andare presto al mare Con il windsurf sui laghi m./~*\ ENTE di mare / «t IT che se ne va...», al lago di Viverone o di Ceresole Reale per il windsurf, disciplina che utilizza, è risaputo, la nota tavola per onde oceaniche con l'aggiunta della vela. Motivo di Tozzi e Rai a parte, non occorre andare in Riviera per praticare e soprattutto apprendere questo divertente sport nato negli States un ventennio fa e importato successivamente in Italia, peraltro con alterna fortuna commerciale. Coi primi tepori estivi hanno preso 11 via i corsi organizzati dal Surfing Club Torino di Anzasco, località sita sulla riva Nord del lago di Viverone, e da La Olisse di Torino, via Filangieri 9/f. La quota d'iscrizione varia dalle 120 alle 150 mila lire per persona, a seconda del materiale affidato e del livello di preparazione dell'interessato; in tutto 10 ore di lezione, nei fine settimana. -Già dall'inizio — assicura Luca Deangelis, istruttore della Federazione italiana vela — si ottengono buoni risultati. La scorsa stagione hanno preso parte all'iniziativa una quarantina di torinesi». Per i principianti, che ovviamente devono saper nuotare, si incomincia sul poco ventilato bacino di Viverone per poi passare a duello di Ceresole. Le lezioni sono impartite dagli esperti del Surfing Club Torino o dell'istruttore Deangelis nelle acque più «complicate» di Ceresole. alle pendici del Gran Paradiso. Per entrambi i casi comunque, informazioni ed iscrizioni a La Glisse, tel. 590.655. Cosi bandiera -Blue Peter, (di partenza, secondo il regolamento vellstico) per i wlndsurfistl d'acqua dolce e i neofiti che potranno presentarsi alle vacanze estive già pronti a veleggiare in direzione del vento o a zigzagare in bolina. Il windsurf, tra l'altro già disciplina olimpica, è da considerarsi sport d'elite? Risposta difficile, meglio far parlare il listino prezzi: il costo di una tavola con vela alare varia da un minimo di 810 mila ad un massimo di 2 milioni e 300 mila (materiale in polietilene nel primo caso, in resina e carbonio nel secondo). «Questo sport — rivela Dino Ferrerò, presidente del Surfing che è affiliato insieme all'intero complesso Futura di Anzasco ai Centri sportivi aziendali e industriali (Csain, ente riconosciuto dal Coni) — avrebbe avuto più diffusione se negli anni addietro le case produttrici e gli importatori di tavole non lo avessero presentato con riprese filmate funamboliche, creando cosi l'immagine di una pratica riservata a superatati, non alla portata di molti». Ma non è tutto! Da quando l'architetto Giovanni Tabacco ha progettato e realizzato la macchina del vento — due grossi ventilatori dotati di motori da 3 hp — è possibile apprendere l'arte di armare il surf addirittura in terraferma. Si tratta di un vero e proprio cannone che spara aria sulla vela di un windsurf fissato su di un supporto mobile. ■Cosi — rivela Tabacco che recentemente ha aperto in corso Moncalierì 200 il centro Surf e Moda — si possono simulare le iniziali e principali manovre, dalla virata alla strambata». Le lezioni sono gratuite per chi acquista la tavola; si può comunque partecipare ad un corso di 4-5 ore (per informazioni il numero è 69.65.142) con la modesta spesa di 30 mila lire. Da Surf e Moda non c'è acqua, ma maestrale e scirocco sono garantiti. Claudio Gerio

Persone citate: Deangelis, Dino Ferrerò, Giovanni Tabacco, Luca Deangelis, Moda, Tabacco, Tozzi

Luoghi citati: Ceresole Reale, Italia, Torino, Viverone