Pietrantoni:storia e sogno

Pietrantoni: storia e sogno Da Fasolinofino al 10 giugno e alla Target Pietrantoni: storia e sogno IL milanese Marcello Pietrantoni, scultore, pittore, architetto, è un artista a tutto tondo che, pur costruendo edifici notevoli, è insofferente alle soverchie distinzioni fra i vari generi espressivi. Lo si vede in due personali aperte contemporaneamente a Torino alla galleria Fasolino (ancora soltanto per oggi) e alla Target. Vedere le due mostre è come fare un percorso nel mondo dell'inconscio. Pietrantoni concretizza nel disegno e nella scultura quelle forme, quei simboli, quelle figure archetipiche che appartengono, da sempre, all'immaginario collettivo. Entrati da Fasolino, si è accolti dalle sagome inquietanti di 12 grandi tele a olio e collage. Sono figure fantastiche da interpretare come si interpretano i sogni. Più le osservi e più ti affascinano per la loro grazia e il loro mistero. Da Target vediamo, invece, 5 sculture, due in bronzo, le altre in ferro, e 7 disegni. Per capire un artista complesso come Pietrantoni, bisogna vedere entrambe le mostre. Solo cosi si può comprendere la sua professione di architetto senza scinderla da quella di pittore e creatore di sculture oniriche. «Attenzione — dice Pietrantoni — dietro le vesti rispettabili di un progetto vi è sempre una motivazione profonda che affonda le sue radici nell'inconscio, nel sogno, nel delirio». Nelle tele e nelle sculture, più che un bestiario, quello di Pietrantoni è uno scenario di esseri dotati di forme cariche di significati simbolici. La cabala è il riferimento principale, i loro colori sono spesso neutri e il loro aspetto a volte preziosamente decadente e a volte esoterico. Questi esseri misteriosi vivono sospesi tra mondo fisico e realtà extrasensibile. La simbologia di Pietrantoni affonda nella memoria antropologica dell'umanità come nella storia. Alla Target vediamo sculture di grande respiro, come un bronzo che rappresenta un tempio alato, dove l'apertura alare, che rasenta i due metri, gli dà un'innegabile aria minacciosa. In un dipinto troviamo uno dei più antichi simboli della memoria umana, una barca stilizzata, anche questa carica di segnali di complicata interpretazione, che galleggia in un ipotetico lago, barca che porta i morti, ma anche mezzo che permette di trascendere le forme e le leggi della natura. Elisabetta Tolosano Marcello Pietrantoni, fino al 10 giugno, alla galleria Gabriele Fasolino, via Passalacqua 3/b, orario: 16-19,30, sabato 9,30-12,30 (domenica chiuso). Fino al 18 giugno, alla galleria Target, via della Rocca 2, orario 10,50-13; 16,3020; chiuso domenica e lunedi. Pietrantoni, bronzo e ferro, 1987

Luoghi citati: Torino