Esteranne liberata dopo sette mesi forse pagati 5 miliardi di riscatto
Esteranne liberata dopo sette mesi forse pagati 5 miliardi di riscatto La sedicenne, sempre bendata e incatenata, ha dormito in grotte Esteranne liberata dopo sette mesi forse pagati 5 miliardi di riscatto Ieri mattina i rapitori le hanno dato 300 mila lire e l'hanno lasciata a Roma vicino alla stazione Tiburtina - Ha provato a telefonare ai genitori ma non c'è riuscita • I treni erano in sciopero ed allora con un taxi s'è fatta portare a Grosseto, dai nonni GROSSETO — -Ho i soldi, vede? Stia tranquillo: la pagherò. Mi dovrebbe portare alla Stazione Termini-. Cosi, ieri mattina all'alba, Esteranne Ricca, 16 anni, di Pietra tonda di Paganlco (Grosseto), dal 2 dicembre scorso in mano all'.anonima sarda», ha di nuovo parlato da persona libera. Ad ascoltarla un po' stupito, alle cinque del mattino, c'era un taxista della stazione Tiburtina di Roma. Pochi minuti prima, i suoi sequestratori l'avevano lasciata andare 11 vicino, con una manciata di banconote (300 mila lire) e un avvertimento: -Chiama questo numero di telefono, i tuoi sapranno che sei stata liberata. Ciao-: Adesso, nel giardino della casa dei nonni, a Pietratonda, jeans e camicetta bianca, Esteranne racconta quegli attimi, sotto il lampeggiare dei flash: -Ho tentato una prima volta, ma i gettoni cadevano uno dopo l'altro. Poi una seconda volta il numero era occupato. Cosi ho deciso di lasciar stare e di prendere un taxi per farmi portare alla Sta¬ zione Termini dove pensavo di prendere un treno per Grosseto-. In realtà, dall'altro capo del filo — hanno chiarito i carabinieri — c'era un sottufficiale dell'Arma che, pur non riuscendo a parlare con la ragazza, ha capito cr-? Esteranne era stata liberata e ha dato l'allarme. Da settimane si attendeva la svolta: gli inquirenti avevano fermato capi e ma¬ novali della banda di sequestratori, il cerchio stava per chiudersi. Ma la certezza della liberazione è arrivata solo quando Esteranne è giunta a Pietratonda a bordo di un taxi. •Alla Stazione Termini era tutto deserto. Chiedo e mi dicono che c'è sciopero. Allora torno fuori e prendo un altro taxi dicendo di portarmi a Paganico. Guarda, gli dico, sono quella ragazza che è stata sequestrata sette mesi fa. Lui mi risponde: ma sei proprio sicura? Non è che sei scappata da casa? Alla fine lo convinco e partiamo-. A Pietratonda Esteranne ha visto per prima la cameriera Tina e l'ha chiamata, gridando. A quel punto la nonna Georgine le è corsa incontro, 1' ha abbracciata e l'ha portata in casa. Poi i baci del nonno Leandro Osio e del fratello Leandre, 17 anni. Erano insieme, lei e Leandre, quella mattina di mercoledì 2 dicembre '87, quando i banditi li sorpresero mentre stavano andando a scuola. Esteranne. studentessa delle magistrali era salita col fratello sulla «Peugeot» condotta dall'autista. 1 due ragazzi abitano nella tenuta agricola dei nonni materni, a 20 chilometri da Grosseto. D viaggio si interruppe, però, a tre chilometri e mezzo dalla villa quando due persone con la divisa da finanzieri fecero cenno all'autista di fermarsi. Esteranne fu prelevata di peso e portata su un'altra auto. Poi la consueta trafila di tanti rapimenti: telefonate di sciacalli, angoscia, e infine il contatto giusto: -Preparate 5 miliardi-. E' Maria Teresa Osio, la mamma di Esteranne. a riprendere la cronaca della liberazione, 207 giorni dopo quella terribile mattina d'inverno: •Alle 8,30 mi ha chiamata Leandre nella mia casa di r. i. (Continua a pagina 2)
Persone citate: Esteranne Ricca, Leandro Osio, Maria Teresa Osio
Luoghi citati: Grosseto, Pietratonda Esteranne, Roma
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