Mannello in settimana rivela il suo futuro

Maranello in settimana rivela il suo futuro Maranello in settimana rivela il suo futuro di ERCOLE COLOMBO DETROIT — Enzo Ferrari, entro due giorni, probabilmente domani sera, renderà noto l'organigramma della squadra corse. Responsabile tecnico assoluto sarà l'inglese John Barnard, ma 11 progettista verrà probabilmente affiancato da diversi collaboratori e consulenti nuovi, specialisti nei diversi settori. Successivamente verrà provata la nuova vettura con motore aspirato concepita nella sede di Guildford. Questa notizia, confermata ufficialmente dal ds Marco Piccinini, è stata la più positiva nella giornata-no Ferrari. Per il resto solo constatazioni senza neppure recriminare. -Siamo stati vittime di tre diversi incidenti — ha detto lo stesso Piccinini —, ma in ogni caso le vetture non erano competitive nei confronti delle McLaren-. La strada del recupero, quindi, è ancora molto lunga. Poche parole per Berger: •Sfortuna, no forato. Mi sono accorto che la vettura sbandava ed Alboreto mi ha passato. Purtroppo mentre ho rallentato si è anche spento il motore. Avevamo comunque diversi problemi e non penso che avremmo potuto ottenere risultati brillanti-. Alboreto. che ha ricevuto le scuse di Nannini, quando è rientrato a piedi ai box, ha ammesso di avere commesso un errore. -Nell'incidente con la Benetton non ho avuto colpe. Ho dovuto cambiare subito le gomme, sono praticamente ripartito con più di un giro di distacco, nelle ultimissime posizioni. Ho fatto una bella rimonta, ma quando stavo forzando per entrare almeno in sona punti mi sono lasciato prendere la mano e sono uscito di pista. Anche perché l'asfalto era terribile e la vettura difficile da guidare-. Altra atmosfera alla McLaren anche se a Prost i successi a ripetizione di Senna non stanno tanto bene. -Mi sono reso conto nella prima parte della gara che era impossibile raggiungere Ayrton. C'era il rischio di uscire ad ogni curro, lo in pratica ho perso la gara nelle qualificazioni-. Senna è apparso comunque intimamente soddisfatto ed ha subito tirato fuori un argomento che gli stava a cuore: -A Montecarlo ho imparato la lezione. Ho guidato sempre con la massima concentrazione, puntando al ritmo. Non mi piace andare in questa maniera, al risparmio, ma non cera altra possibilità, viste le condizioni della pista e la mancanza di avversari. L'asfalto era pessimo, non si dovrebbe correre in queste condizioni. In ogni caso ho vinto e questo fa sempre un grande piacere-. Boutsen. al secondo terzo posto consecutivo, ha considerato il piazzamento come un successo. - Con i limiti dei motori aspirati, non si può fare altro. Ma sono stato davanti a diversi turbo e questa è una bella soddisfazione. La macchina era fantastica ed il motore Ford, sperimentale, è risultato molto competitivo. Le McLaren non le ho mai viste, se non quando Senna mi ha doppiato, ma a questo punto non le considero neppure-.

Luoghi citati: Maranello, Montecarlo