Coltivavano solo canapa per uccelli

Coltivavano solo canapa per uccelli Liberi 2 veronesi Coltivavano solo canapa per uccelli VERONA — Due cugini di Vestenanova, un paese di mezza montagna, sono rimasti per due giorni in carcere con l'accusa di aver coltivato 164 piante di canapa base per la mariJuana. La canapa però era italica e non indiana e veniva prodotta come richiamo per gli uccelli avidi dei semi. Una brutta avventura insomma a lieto fine quella che ha visto coinvolti Paolo Vanzo. perito agrario, e il cugino Floriano Vanzo. entrambi di 24 anni, ieri scarcerati per mancanza di indizi. L'eccesso di zelo del carabinieri ha però lasciato il segno nei due giovani che si sono visti in manette e hanno trascorso due lunghissime notti d'incubo nel carcere del Campone. fino alla decisione del giudice Mario Schinaia. Sotto inchiesta rimane Luigi Vanzo. padre di Paolo e proprietario del terreno. Per gli inquirenti infatti anche la canapa italica (il tradizionale conerò da sempre coltivato nelle campagne veronesi) se lasciata crescere in altezza e in modo intensivo può essere la base per produrre sostanze stupefacenti. Luigi Vanzo. ammalato di cuore, non era stato arrestato per l'età e per i suoi disturbi. I carabinieri erano stati attirati dall'altezza e dal numero delle piante. Sostengono che le analisi hanno rivelato nelle piante tracce della sostanza base per la marijuana e per evitare il ripetersi di simili equivoci hanno invitato gli agricoltori della zona a non far crescere la canapa oltre 1 30-40 centimetri in modo da evitare la dispersione dei semi e la riproduzione spontanea della pianta.

Persone citate: Floriano Vanzo, Luigi Vanzo, Mario Schinaia, Paolo Vanzo

Luoghi citati: Verona, Vestenanova