Ondine danza e seduce Londra

Ondine danza e seduce Londra CON HENZE SI FESTEGGIA IL COREOGRAFO ASHTON Ondine danza e seduce Londra LONDRA — Pinifi i trionfali applausi per il gala del balletto Ondine al Covent Garden (in scena tutto giugno) la principessa Margaret era andata a congratularsi con i ballerini, il coreografo, il compositore. «Non ci siamo già incontrati?» aveva chiesto a Hans Werner Henze. «Si, rispose il compositore con nostalgia, trentanni fa alla prima di questo balletto». Si voleva rispolverare la più grande coreografia d'uno dei più grandi coreografi del mondo, sir Fredrick Ashton, ultraottantenne. Trentanni fa la prima ballerina fu Margot Fontcyn per la quale Ashton aveva creato il balletto. Il vecchio coreografo non voleva che Ondine tornasse in repertorio. «Anzi, mi racconta Henze, il Covent Garden aveva firmato una clausola per la quale se a Ashton non fosse piaciuto, lo spettacolo poteva essere cancellato». Ma, con l'aiuto di disegni, di un documentario trovato negli archivi, si è arrivati alla perfezione. 1 due grandi protagonisti sono la giovane diva Maria Almeida nella parte di Ondine e il leggendario Anthony Dowell in quella di Palemon. Le scene e i costumi splendidi sono di Lila de Nobili. «L'aveva suggerita a sir Fredrick Lady Diana Cooper, racconta Henze. Quando Ondine venne dato per la prima volta io dirigevo l'orchestra. In un certo senso, il balletto completo non l'ho mai visto. Lo vedo oggi, in poltrona». Alla fine del gala Ashton aveva le lacrime agli occhi, anche Henze era commosso. La musica, le scene e i costumi sono densi di citazioni culturali. Si narra la storia della ninfa Ondine in uno sfondo gotico-romantico di Caspar David Friedrish. In una stupenda scena in mezzo all'oceano in tempesta cita il Gericault della Zattera della Medusa. C'è anche Odilon Redon nel fantasma di Ondine che compare in mezzo al mare e da dentro il ritratto dell'uomo che la tradisce. Gli effetti, i veli, l'acqua, il decadente romanticismo è espresso in modo indimenticabile. Era quello il periodo •napoletano' di Hans Werner Hen¬ ze quana. dalla Germania, il giovane compositore, come Goetlie, ern andato ad abitare a Napoli. Nel balletto quindi ci sono anche le tempere napoletane, le tarantelle che tra il gotico spettrale e i riferimenti intemazionali si accos. no con appetito culturalmente sfrenato. < ' l'è nato Ondine, spettacoli che a Londra tenne cartello per anni, divenne famoso e che è tornato a vivere per nuovi ballerini? Quando 'a compagnia del Sadlers" Wells Ninette de Valois, (coreografo Fredrick Ashton!, arrivò ad Amburgo e Dusseldorf nel 1947, per intrattenere le truppe alleate «io non avevo mai risto un balletto in vita mia». In ottimo italiano — Henze live a Marino anche se passa molto tempo a Monaco di Baviera dove dirige la Biennale di lirica contemporanea ed a Colonia, dove iriegr.a composizione — il compositore ricorda come la musica di Strawinski e le coreografie di Ashton furono per Ini rivelatrici. «In una settimana, di s^i programmi ne ridi cinque». Afusicalmente, dopo la segregazione culturale nazista, quegli spettacoli erano una fonte di ispirazione. Il giovane compositore mandò una lettera a Fredrick Ashton. Passarono gli anni e quando Ashton voleva un compositore per il balletto Ondine pensò al giovane tedesco che gli aveva mandato una lettera rtj ammiratore. Cosi Henze arrivò a Londra. Da dove partiva Ondine musica/mente? «Dallo Stravinski classico. Musica che riesce a evocare un atteggiamento culturale con citazioni filtrate da uno stile determinato in partenza. Non è musica post-moderna. Per Ashton un balletto classico è un modo di comucare». A un compositore che crede a questo atteggiamento culturale, aggiunge Henze, questa forma è accettabile «Ashton voleva melodie, ma in quegli anni era una colpevolezza scrivere melodiosamente, eravamo Ln clima posi borghiano. Tradivo quindi l'avanguardia con lo scrivere ia musica che voleva Ashton». Ma decise di non seguire le mode, era un onore per lui scrivere per il Covent Garden, per Ashton A Londra era molto povero, abitava a Battersea ospite di uno dei ballerini, quello che interpretava la parte di Tirrenio. .Avevo un pianoforte preso in affitto dal Covent Garden. Allora c'era lo smog, la nebbia nera che entrava fin dentro al teatro, alle cose. Com'è, chiedo, comporre musica per balletto? «Devi conoscere il gesto, seguire il racconto, non come in una sinfonia. Il musicista diventa l'esecutore del coreografo». Difatti Ashton gli chiedeva, per esempio, 3 minuti di pas-de-deux. di amore, 20 secondi di devozione, uno di fuga ecc. «Erano i miei liberatori che mi chiedevano di essere, di scrivere, 12 anni dopo la resa. Era un modo di venire accettato», conclude Hans Werner Henze. E dopo tanti anni Ondine rivivere una nuove stema. Gaia Servadio Hans Werner Henze