Rondone: Midi è un affare di Valeria Sacchi

Rondone: Midi è un affare Approvato il bilancio record delle Generali Assicurazioni Rondone: Midi è un affare Il presidente ha difeso il «ruolo strategico» dell'investimento (600 miliardi) - Il dividendo sarà di 600 lire - L'aumento di capitale frutterà 1100 miliardi - Restano segrete le prossime mosse in Francia MILANO — L'investimento fatto in Midi (600 miliardi di lire) resta strategico. Non solo è -solido, oculato, prudenziale, indipendentemente dagli sviluppi, sano sotto il profilo finanziario e patrimoniale, ma riteniamo di poter giocare un ruolo nell'equilibrio delicato del capitale della compagnia francese». Cosi ha detto più volte ieri, in occasione dell'assemblea di Generali, il presidente Enrico Randone, aggiungendo: -Non abbiamo commesso errori, non volevamo il controllo. Avevamo un accordo con il management di Midi per trovare terreni d'intesa sull'attività assicurativa, ma quando abbiamo dichiarato di voler superare I'8,95% c'è stata la rottura. Restiamo comunque, anche dopo la fusione con Axa che va al 25%. il secondo azionista di Midi per importanza, con l'8.52%«. Il ruolo che le Generali pensano di trovare col nuovo gruppo Axa-Midi (dai 30 ai 35 miliardi di franchi di attività) è legato alla dimensione internazionale, una proiezione che la fusione comunque non porterà alla compagnia francese, e che è invece un punto di forza della compagnia italiana. Nonostante il gruppo triestino abbia presentato quest'anno il migliore degli ultimi bilanci (saldo tecnico in pareggio, utile consolidato di 469 miliardi su premi per 9717 miliardi di cui il 68% da business internazionali, riserve tecniche superiori ai 21 mila miliardi) e dia un dividendo di 600 lire per azione, all'assemblea poco si è parlato di risultati, l'interesse restando concentrato sulla questione francese e sul! aumento di capitale misto che porterà in cassa 1100 miliardi. Randone ha spiegato che recenti acquisizioni (Midi per 599 miliardi, il 76.3% di Union Suisse per 237 miliardi, il ii'v di La France per 63 miliardi) si sono mangiate 900 miliardi; l'aumento è dunque necessario «per riequilibrare la gestione finanziaria e per successivi sviluppi o acquisizioni sui mercati internazionali». Ad eccezione di una voce isolata, tutti gli azionisti hanno dimostrato comprensione e stima, con parole di elogio agli amministratori, e perfino qualche ansia per voci di ipotetici dissapori al vertice. Randone ha assicurato che il vertice marcia unito (applauso) e che le notizie dei contrasti non sono vere (applauso). Ma è stato applaudito anche l'azionista che con toni appassionati ha lamentante con l'avventura Midi, una «perdita di immagine». Comunque, prima delle 13, l'affollato consesso (madri e nonne, uomini e qualche ragazzetto annoiato) si è sciolto: a Trieste l'ora del pranzo è sacra. Sulle prossime mosse di Generali in Francia, Randone e i due amministratori delegati, Desiata e Coppola, hanno mantenuto il silenzio: non hanno voluto dire se compreranno altri titoli Midi dopo l'eventuale via della Banca Centrale. L'assemblea ha ieri approvato l'aumento di capitale misto (di cui cinque milioni di titoli vengono riservati ai dipendenti) e il bilancio 1987, che per la capogruppo presenta i seguenti dati: utile di 254 miliardi, premi per 4228 miliardi. 8516 miliardi di riserve tecniche, un patrimonio netto di 1606 miliardi, investimenti per 9993 miliardi, immobili iscritti al valore di 1396 miliardi, titoli per 4665 miliardi (ma con 6000 miliardi d: plusvalenze), redditi netti pari a 827 miliardi. Randone. infine, ha confermato resistenza di un patto di sindacato per Generali tra Lazard e Mediobanca e ha definito «brillante, l'andamento della Compagnia nel 1988: il dividendo remunererà il capitale sottoscritto. Valeria Sacchi 4 Il presidente del gruppo Generali. Knrico Randone

Persone citate: Coppola, Desiata, Enrico Randone, Francia Milano, Lazard, Randone

Luoghi citati: Francia, Trieste