Ucciso ad Atene un ufficiale Usa

Ucciso ad Atene un ufficiale Usa Investito dall'esplosione di un'auto-bomba l'addetto militare dell'ambasciata americana Ucciso ad Atene un ufficiale Usa Il militare è morto a pochi metri da casa, mentre era in auto - Il corpo ritrovato in un giardino lungo la strada L'ordigno forse azionato da un telecomando -1 terroristi di sinistra del «17 novembre» sospettati dell'attentato NOSTRO SERVIZIO ATENE — Un altro «cadavere eccellente* è venuto ad allungare la catena di assassini politici che dal 1975 turba periodicamente la vita della capitale greca. La vittima di ieri è un membro della missione diplomatica americana, il capitano di vascello William Nordeen, ex pilota dell'aviazione della Marina Usa, che da tre anni svolgeva le funzioni di addetto militare e navale presso la propria ambasciata. Come quasi tutti coloro che si possono permettere una residenza lontana dal centro, Nordeen abitava con la propria famiglia, moglie e figlia dodicenne, a Kefalari, uno dei sobborghi esclusivi situati sui colli a Nord di Atene. Gli attentatori lo hanno colto a meno di cento metri dalla porta di casa, mentre l'ufficiale americano, poco dopo le 8 di ieri mattina, si allontanava a bordo della propria automobile alla volta del suo ufficio. Un'autobomba parcheggiata lungo il ciglio della strada è esplosa, probabilmente con un comando a distanza, non appena la macchina di Nordeen le è passata accanto. La violenza della deflagrazione, oltre a ridurre a pezzi il veicolo del malcapitato, ne ha get¬ tato il corpo senza vita a decine di metri di distanza, nel giardino di una villa di fronte. Nonostante l'assenza momentanea di rivendicazioni, la polizia greca non sembra nutrire dubbi: gli assassini di Nordeen devono far parte del cosiddetto gruppo -17 Novembre*, la più famosa delle fantomatiche sigle terroristiche che da 13 anni agiscono indisturbate in Grecia, un gruppo di sinistra che trae O nome dalla data della sanguinosa repressione dei colonnelli al politecnico di Atene. Ciò potrebbe essere avallato dal tipo di obiettivo scelto, nonché dalla meccanica dell'esecuzione dell'attentato. Infatti, dopo aver Iniziato la catena dei loro delitti alla vigilia del Natale 1975 con l'assassinio di Richard Welch, un consigliere dell'ambasciata statunitense ucciso sulla soglia di casa a colpi di calibro 45, i terroristi del -17 Novembre* hanno sempre scelto le proprie vittime fra il personale militare americano, ufficiali della polizia greca e noti esponenti della imprenditoria locale. I volantini che accompagnavano immancabilmente questi assassinii portavano sul frontespizio una stella a cinque punte, simile a quel¬ la delle Brigate rosse. L'ultimo attentato fu quello nei confronti dell'industriale Alexandros Atanassiadis, ucciso il primo marzo scorso al volante della propria automobile a colpi di pistola da un motociclista. Da notare che proprio allo stesso incrocio stradale, dinanzi a un semaforo rosso, e con la medesima modalità, nel novembre del 1983 era stato ucciso, assieme al suo autista greco, un collega della vittima di ieri. Si trattava di George Chades, un altro ufficiale della Marina statunitense. La tecnica dell'autobomba fu inaugurata dal -17 Novembre* nell'ottobre del 1986, facendo esplodere in uno spiazzo al centro di Atene una macchina imbottita di esplosivo al passaggio di un furgone della polizia carico di agenti. Ci furono morti e leriti e si appurò che l'ordigno era stato fatto saltare con un detonatore collegato a un filo. Falli invece nel gennaio di quest'anno il tentativo di assassinare, sempre sulla soglia di casa mediante un ordigno radiocomandato, l'agente George Caros della Dea, rappresentante della commissione antidroga di Washington. L'innovazione tecnica aveva fatto cilecca. Minas Minassian

Persone citate: Alexandros Atanassiadis, George Chades, Minas, Minassian, Richard Welch, William Nordeen

Luoghi citati: Atene, Grecia, Usa, Washington