«Vedo in Urss due partiti comunisti» di Emanuele Novazio

«Vedo in Urss due partiti comunisti» Intervista allo scrittore Alexandr Ghelman sulla conferenza del pcus «Vedo in Urss due partiti comunisti» «Non siamo condannati al monopartitisnio, e il crederlo non mi sembra un'utopia» - «I nemici della riforma potrebbero formare uno schieramento di "destra"» - Nonostante il sostegno di Gorbaciov non è stato eletto tra i delegati: «Anche questo è un segno di democrazia» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Al Plenum del partito di Mosca, quello che scelse i candidati alla conferenza, Mikhail Gorbaciov lo difese, ne sostenne l'elezione; invano: Alexandr Ghelman, drammaturgo e scrittore, uno degli intellettuali più schierati con la perestrojka, non sarà fra i cinquemila delegati che da oggi partecipano alla diciannovesima conferenza del partito. La sua esclusione è stata considerata uno smacco per il segretario generale. Ma lui lo nega: .E' segno che la democrazia ha fatto progressi. Immaginiamo se Stalin, o Breznev, o Krusciov, avessero appoggiato qualcuno: sarebbe stato senz'altro eletto.. Ma le elezioni, nel complesso, sono state denunciate come antidemocratiche. .Hanno rispecchiato il livello primitivo della nostra democrazia. Non credo però che tra i delegati ci siano molti nemici della perestrojka. Può darsi che ci siano troppi funzionari del partito, può darsi che elezioni più democratiche avrebbero /arorito persone più amate dall'opinione pubblica. Ma questo non vuol dire che ci si deve preoccupare per la so: te della politica di Gc. baciov». — I delegati conservatori non riusciranno a bloccarla? ■ .Vo. Se la pt-restrojka rallenterà o no, dipenderà dal dopo-conferema. La lotta tra chi cercherà di frenare e chi vorrà accelerare esploderà allora. Alla conferenza ci sarà la 'otta delle parole, dopo comincerà quella dei fatti.. — Come lei, molti intellettuali di prestigio non sono stati eletti. «Non bisogna pensare che tutto dipenda da questi nomi: si tratta di venti, trenta persone su cinquemila delegati.. — Ma nomi-simbolo. .Sì. e questo dimostra la lotta nella nostra società. Ma ricordiamolo: ci sono iiiolti partigiani della perestrojka tra gli ingegneri, tra i direttori delle imprese; gente che non conosciamo di nome.. — Ma non c'è un elemento di debolezza, in quanto è accaduto alle elezioni? Il potere s'indebolisce, quando da autoritario cerca la democrazia. «£' proprio quello che vogliamo.. — Chi guida questo passaggio, Gorbaciov dunque, non rischia di essere «travolto dalla democratizzazione» della società? .11 rischio c'è. Perché certe strutture capaci di respingere la perestrojka continuano ad essere attive. Ma la società, c/me mostrano i fatti delle ultime settimane, si sta svegliando, e questo bilancia le debolezze del potere. I nemici di Gorbaciov oggi sentono le pressioni del popolo e non possono non tenerne conto. Sanno che se accadesse qualcosa a lui e alla sua politica, il popolo non se ne starebbe zitto.. — Queste voci sociali sono una novità assoluta. .SI, anche sei mesi fa era difficile immaginarle. In una certa misura, è stato proprio l'articolo di Nina Andreeva, il suo "manifesto conservatore", ad aiutare questo processo.. — C'è chi dice che l'eccesso di glasnost sta liberando forze che potrebbero diventare incontrollabili e pericolose per il potere stesso. .Si, per esempio gli avvenimenti in Armenia rendono più complicata la soluzione di altri problemi politici. E' chiaro che la glasnost libera anche forze aggressive, come per esempio "Pamiat" (il gruppo nazionalista dalle tendenze antisemite. Ndr), e il pericolo di azioni estremiste esiste. Ma, soprattutto, libera la forza sana della società.. — Cosa pensa delle tesi preparate per la conferenza? •Sono un documento progressista, anche se contengono parzialità, formule sfumate.. — Lei è un intellettuale schierato. A quale modello di democrazia pensa? .Vogliamo normali elezioni, in cui si possa scegliere tra vari candidati con programmi diversi. Vogliamo che il potere del partito sia separato da quello dello Stato, perché il partito non comandi più lo Stato. Vogliamo che il partito eserciti un'influenza spirituale, politica, e non di gestione. Vogliamo più autonomia per i mezzi d'informazione, vogliamo che oltre ai giornali del partito ce ne siano di ' •dipendenti. E che ci sia». strutture di potere, come tribunali e procure, indiperdenti.. — Sempre all'interno del sistema monopartitico? «Con lo sviluppo della democrazia potranno comparire due partiti comunisti, con diverse piattaforme politiche. I nemici della perestrojka non sono nemici del socialismo: hanno un'immagine più conservatrice del socialismo, e potrebbero formare un partito di "destra". Potrebbe perciò avviarsi un normale processo politico tra questi partiti, ognuno con i propri giornali, ognuno con le proprie azioni per influenzare le masse. Una vera lotta politica. Non siamo condannati al sistema monopartitico, e non credo che questo sia un'utopia. Ma oggi è importante soprattutto che i sostenitori della democratizzazione nell'ambito del pc.'tito unico vincano, e che U processo democratico si sviluppi.. — Quando parta "li elezioni, pensa anch< su segretario generale? «Si: credo :'■:• avdre^be scelto fra più Cam. iati e dovrebbe restai in rù-'ec ottodieci anni a! v 'O.. — La società s, viniica si sta polar'-: ,j? «Forse si. .'" rr molti la democratizzazione rap. -esenta una specie di pericri personale.. — Dov'è l'ani - ria ccuserva•jice del faese? .L'articoio dell'Ava, cere è sL.to ristampato du ' ti giornali licali. t si som , .ti dei co>!u.-i in suo favore ne può concludere che i i?n genti di molti comitati ìoc erano pronti ad ^cci ' quell'articolo come u; gramma.. — E a Mosca? .Ho sentito die il pezzo è stato appoggiato da Ligaciov, ma non vorrei crederci D'altro canto, non ci sarà democratizzazione vera finché continueremo a non conoscere in modo chiaro W opinioni politiche dei nostri dirigenti: non è possibile che il pi /cesso politico al vertice sin sconosciulo al popolo. La con; ■ rema dovrà par' re anche di questo. io, sarebbe anche i u Jtftoso per loro.. — In che senso? .Garantirebbe la loro sicurezza personale. Molti dirigenti morirono, in passato, perché la società non sapeva niei re di quel che accadeva al ti rff'se». — < ade alla possibilità di una crisi d:-aromatica al vertice? «Si potrebbe arrivare al siluramento di Gorbaciov e all'abbandono della sua linea. Peché sia impossibile, è necessario attivizzare le forze progressiste del Paese, ma serve anche l'appoggio dall'estero: non solo un'osservazione benevola, ma anche l'aiuto della parola e la collaborazione economica. In questi tre anni la vita non è migliorata, dal punto di vimateriale, e i nemici delcrcstrojka sfruttano tut~*o in modo demagogi- ■ Ci»e rapporti ci sono tra •wilettuali e perestrojka? .Alla vigilia della conferenza Itntellighentzia è diventata più attiva. Ma lo sono diventati anche i nemici della perestrojka, tra i quali ci sono anche intellettuali. Una delle particolarità di questa lotta è che i nemici della perestrojka agiscono in modo nascosto: anche il famigerato articolo dell'Andreeva contiene molte citazioni di Gorbaciov.. — Lei considera l'intelUghentzia l'avanguardia della perestrojka? .Lintellighentzia è la lingua della società. Ma non penso alla sola intellighentzia artistica. C'è anche quella tecnica, e deUintellighentzia fanno parte anche operai: è un atteggiamento. Sono loro gli ambasciatori della perestrojka; o, come si dice da noi, l "prorabi", cioè i capocantiere, della perestrojka.. — C'è quasi un «patto sociale» fra Intellighentzia e Gorbaciov? «Si. Per la prima volta i nostri dirigenti hanno fiducia negli intellettuali. Dai tempi di Stalin, quando si diceva che lintellighentzia era "marcia", c'è sempre stata sfiducia nei suoi confronti.. — Che accadrà, se dopo la conferenza la perestrojka fallirà? • Ci saranno seri problemi economici. Ma soprattutto si diffonderà l'apatia morale: il partito perderà definitivamente prestigio e autorevolezza, tra la gente. Oggi, nonostante gli errori commessi, la gente crede ancora nel partito. Se la perestrojka fallirà, non ci potrà essere un'altra perestrojka.. — E' l'ultima occasione? .Credo di si. Il nostro popolo è più paziente di altri: ma se sarà ingannato, il partito non riuscirà a mobilitarlo un'altra volta.. Emanuele Novazio

Luoghi citati: Armenia, Mosca, Urss