Collegio imperfetto li boccia, il tar li salva di Gian Carlo Fossi

Collegio imperfetto li boccia, il tar li salva Ammessi agli esami tre studenti romani, respinti con motivazioni «frettolose e ingiuste» Collegio imperfetto li boccia, il tar li salva ROMA — Tre studenti romani, giudicati inidonei da .collegi imperfetti, durante la recente agitazione dei docenti, potranno ugualmente sostenere nei prossimi giorni gli esami di maturità e di licenza media. Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha accolto, sia pure con riserva, i ricorsi presentati dagli avvocati Carlo Rienzi, Antonio Peraino e Maria Alessandrini contro la bocciatura dei tre allievi ritenuta frettolosa, ingiusta e ingiustificata. Lo stesso Tar ha fissato entro la fine del mese un'udienza straordinaria per esaminare altre decine di ricorsi, ma è probabile che numerosi casi analoghi saranno discussi al più presto dai tribunali amministrativi di varie regioni. La vicenda ha suscitato grande scalpore in tutti gli ambienti scolastici e sindacali, dove non si era certo spenta l'accesa polemica sorta in seguito alla decisione del governo di assicurare lo svolgimento degli scrutini e degli esami con un decreto che prevedeva la costituzione di .collegi imperfetti, (composti, cioè, da un numero di insegnanti inferiore a quello prescritto dalle attuali norme legislative) e la designazione di «commissari ad acta. (esperti anche esterni all'istituto) quando fosse stato impossibile dar vita perfino a un collegio incompleto. Gli effetti della delibera del Tar laziale non sono ovviamente trasferibili alle molte decine di migliaia di studenti che. nella tormentata chiusura di questo anno scolastico, non sono stati dichiarati idonei a sostenere gli esami: trattandosi di un diritto soggettivo, ogni singolo allievo dovrebbe seguire la stessa strada per tentare di ottenere ragione dall'organo di giustizia ammini¬ strativa regionale. Appare, comunque, evidente il valore sociale e politico della pronuncia dei giudici del Lazio, a tutela del diritto allo studio e degli interessi degli studenti di fronte a casi manifesti di trascuratezza o di volontaria inosservanza delle disposizioni che regolano la compilazione dei giudizi finali da parte degli insegnanti. Nella discussione dinanzi alla terza sezione del Tar, presieduta dal dottor Mosci uni. è emerso — prove alla mano — che lo studente Fabio Serra. 14 anni, non era stato ammesso agli esa- mi di licenza media da un collegio imperfetto (carente di tre membri), nonostante avesse ottenuto giudizi positivi su tutte le materie, tranne matematica ed educazione artistica. Inoltre, mancava completamente la valutazione relativa all'educazione fisica, in netto contrasto con la disposizione secondo la quale .può non esserci il professore, ma non il giudizio». Il giudizio su tutte le materie deve essere espresso in ogni caso: in assenza del titolare, da un altro docente, al limite dal preside sulla base del curriculum dell'allievo. E ancora nella scheda della scuola, in possesso dell'avvocatura dello Stato, non c'era neppure il voto per l'inglese, mentre figurava nella copia della stessa scheda consegnata allo studente. Analogo il caso di Maria Cristina Ponzi. 18 anni, non ammessa agli esami di maturità. Si è constatato che la Ponzi aveva tutte valutazioni positive, tranne un 5 in filosofia e un 4 in storia, e che nessun voto era stato attribuito per la matematica. «Era inutile interrogarla in matematica — aveva sostenuto il collegio imperfetto — percìié questa materia rientra, nel piano di studi, fra quelle considerate facoltative*. Infine. Francesca Giannetto — pure ritenuta inidonea per le prove della Maturità — era stata giudicata immatura e impreparata. Il Tar ha cosi accolto la richiesta, presentata dagli avvocati, per l'ammissione dei tre studenti agli esami, rinviando ad altra udienza un giudizio di merito. La questione, dunque, non è finita. Nel frattempo, però, gli studenti potranno dare gli esami nella .sessione per malati, che si svolgerà fra qualche giorno. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Antonio Peraino, Carlo Rienzi, Fabio Serra, Francesca Giannetto, Maria Alessandrini, Maria Cristina

Luoghi citati: Lazio, Roma