Fiat; «Aumenti legati agli utili»

Fiat; «Aumenti legati agli utili» L'azienda lancia una proposta innovatrice per il contratto integrativo Fiat; «Aumenti legati agli utili» La cifra calcolata di anno in anno senza ipotecare il futuro - I sindacalisti rispondono oggi, ma non accettano comunque di ritirare le altre richieste della piattaforma TORINO — La Fiat propone ai sindacati di far partecipare i lavoratori ai risultati economici conseguiti dal Gruppo. La somma verrebbe definita di anno in anno (per esempio 100 nel 1988; per il 1989 si torna a zero e la cifra, in base agli utili, potrà essere 110 ma anche 80 o 90) ed erogata a tutti i lavoratori, indipendentemente dall'andamento dei singoli settori, prendendo cioè come punto di riferimento il risultato economico globale del Gruppo Fiat. La proposta è fortemente innovativa e rappresenta un •colpo di piccone* al sistema di contrattazione esistente dal '61. Sistemi analoghi sono in vigore da tempo in alcuni Paesi industrializzati. L'offerta è stata formulata dall'azienda nel primo incontro con i sindacati, per esaminare la piattaforma integrativa, avvenuto ieri all'Unione Industriale di Torino. I sindacalisti, parzialmente sorpresi dalla novità, per il momento hanno espresso valutazioni caute sul collegamento di una parte annua della retribuzione agli utili aziendali. Hanno invece giudicato negativamente la dichiarazione della Fiat sul resto della piattaforma (praticamente dovrebbero cadere tutte le richieste normative, tranne la modifica della mensa che può essere discussa tecnicamente). Il colloquio prosegue stamane. La delegazione sindacale dovrà dare una risposta sulla proposta dell'azienda che è stata illustrata come offerta unica (cioè non ce ne sarebbero altre) alternativa alla piattaforma. In una conferenza stampa Figurati, responsabile delle relazioni industriali della Fiat spa (che guida la delegazione con Magnabosco, responsabile delle relazioni industriali Fiat Auto) ha spiegato l'offerta. «La piattaforma è da ritenersi, di per sé. inaccettabile*. Le motivazioni di questo «no» possono essere cosi sintetizzate: un aumento sa¬ lariale dura per sempre e la Fiat non può permettersi di ipotecare il futuro che si presenta pieno di incognite: però riconosce che -senza ipotecare il futuro e possibile erogare per l'SS una somma che metta in relazione i buoni risultati ottenuti, e il contributo dato dai dipendenti al loro raggiungimento, con le aspettative salariali esistenti*. Questo sistema varrebbe per due anni. L'importo dovrebbe essere definito attraverso la contrattazione. Nel 1990 ci saranno altri problemi: rinnovo del contralto nazionale: rinnovo o meno j della legge sulla contingenza; parificazione degli operai al trattamento di liquidazione degli impiegati eccetera. In quella sede non si esclude la possibilità di definire con 1 sindacati un più moderno sistema di contrattazione che eviti doppioni . Le normative che i sindacati hanno indicato nella piattalorma a giudizio della Fiat non sono accoglibili perche irrigidirebbero il sistema produttivo e le relazioni industriali. L'azienda ha dichiarato ai sindacati che «non accetta di compromettere i fattori fondamentali che le hanno assicurato, in questi ultimi anni, il successo». Questo successo, è stato sottolineato, ha consentito la ripresa delle assunzioni (oltre 13 mila persone! tra cui migliaia di giovani. La piattalorma. più le norme contrattuali già in vigore, secondo l'azienda comporterebbero un aumento del costo-lavoro del 20-22"; I sindacalisti ieri sera si sono limitati a brevi considerazioni. Il segretario nazionale Fini. Gianni Italia, ha delinito la proposta «molto abile. ma «fortemente negativo» il no sulla piattaforma nel suo complesso. Il segretario del Sida Cavallito ha detto: -Rifletteremo sulla proposta». Angeletti (Uilm) ha dichiarato: »Ci aspettavamo un atteggiamento più chiuso da parte dell'azienda. Occorre capire fino in fondo il meccanismo che ci viene proposto Siamo però fortemente delusi perche le nostre richieste normative, che l'azienda respinge, sono favorevoli alla flessibilità ed alla produttività». Bolaffi, .segretario nazionale Fiom: «Temo che la Fiat abbia cercato di improvvisare su una cosa delicatissima. Che significa partecipare agli uri/i:' Significa che si ammette il sindacato dove gli utili si definiscono, cioè nel consiglio di amministrazione'.' Se è così è una grandissima novità che menta di essere esplorata». Sergio Devecchi

Persone citate: Angeletti, Bolaffi, Cavallito, Figurati, Gianni Italia, Magnabosco, Sergio Devecchi

Luoghi citati: Torino