Il brigadiere inventò le prove per avere un premio in denaro

Il brigadiere inventò le prove per avere un premio in denaro Assassinio dei due carabinieri a Bologna, confessa il militare arrestato Il brigadiere inventò le prove per avere un premio in denaro Sperava in una ricompensa dall'Arma, ma i giudici sono perplessi • Ora accusa altri colleghi BOLOGNA — Voleva guadagnare un premio In denaro. Per questo il brigadiere del Nucleo operativo dei carabinieri di Bologna, Domenico Macauda, avrebbe depistato le indagini sull'assassinio dei suol due giovani commilitoni, Cataldo Stasi e Umberto Erriu, avvenuta nella notte del 21 aprile scorso, in un agguata a Castelmaggiore, nella periferia bolognese. Macauda, 27 anni, arrestato la settimana scorsa per detenzione di sostanze stupefacenti, falso e calunnia verso alcuni degli otto indiziati del duplice omicidio, è stato interrogato dal sostituto procuratore della Repubblica di Bologna, Giovanni Spinosa, nel carcere militare di Forte Boccea, a Roma. Dalle indiscrezioni trapelate, il sottufficiale avrebbe chiamato in causa alcuni colleghi e superiori per un fatto precedente, estraneo al «deplstaggio, e ancora tutto da verificare. Sulla base delle sue dichiarazioni, sembra comunque che il giudice abbia inviato alcune comunicazioni giudiziarie a militari dell'Arma di Bologna. L'episodio riferito da Macauda* probabilmente nel tentativo di crearsi una linea di difesa, sarebbe avvenuto circa un mese fa. Per verificarne la veridicità, il magistrato bolognese ha ascoltato ieri mattina parecchi militari. Nessun chiarimento è stato fornito dal giudice Spinosa sull'episodio riferito da Macauda e a domande specifiche sui futuri sviluppi dell'inchiesta, il magistrato ha replicato con un secco .no comment*. Molto di più, invece, si sa sul depistaggio compiuto dal carabiniere reo confes¬ so. La messa in scena della pista .Nitto. Santapaola sarebbe cominciata all'Indomani del feroce agguato in cui persero la vita Stasi ed Erriu. Due giorni dopo la spietata esecuzione, Macauda avrebbe messo nella Fiat Uno usata dai banditi e ritrovata sul luogo del delitto un bossolo di 38 Special. Quel bossolo aveva portato gli investigatori sulle tracce di .don Nitto», il boss mafioso latitante da! 1982 e ricercato anche per l'omicidio del generale Dalla Chiesa, al quale era stata inviata una comunicazione giudiziaria per concorso in omicidio. Ma accanto a Santapaola, nel mirino degli inquirenti erano finiti anche un'intera famiglia di bolognesi, padre, madre e due figli, tutti incensurati e tutti iscritti al partito comunista, e Sai- vatore Adamo, un pregiudicato per reati di droga. Il brigadiere, infatti, avrebbe ammesso di avere «seminato» a casa di Adamo cinque bossoli di 38 special identici al primo ritrovato sull'auto dei killer, alcuni grammi di eroina, e di avere scritto sull'agendina del telefono alcuni numeri del clan di Santapar *. Prove «schiaccianti», quindi, che in un primo momento avevano portato i giudici ad indiziare Adamo del duplice omicidio. Stessa messa in scena per la famiglia Testoni, nella cui casa di campagna, a Oalliera, nella periferia bolognese, erano stati ritrovati 40 grammi di eroina, proiettili di 38 Special, la formula per trasformare la morfina base in eroina e, in un'agenda, il numero telefonico di Adamo. Insomma, tutto l'occorrente per una raffineria artigianale insieme con la prova di un collegamento con Adamo e. quindi, con il boss «Nitto» Santapaola. Tante prove. Troppe. Tanto che gli investigatori avevano espresso subito il timore di un possibile depistaggio limitandosi a inviare avvisi di reato e non mandati di cattura. I timori sono poi risultati fondati. All'arresto di Macauda i giudici sono giunti attraverso gli elementi forniti dal reparto del nucleo operativo in cui prestava servizio. La sua «confessione» è all'esame degli inquirenti. E' possibile che l'avidità di denaro o il desiderio di fare bella figura con i superiori abbiano spinto un brigadiere dei carabinieri a commettere una lunga serie di reati, ai danni di un'indagine che tentava di fare luce sulla morte di due suoi giovani compagni d'Arma? Non è escluso che possano ipotizzarsi altre e ancora più gravi responsabilità. Marisa Ostolani

Luoghi citati: Bologna, Roma