Tolta al giudice istruttore inchiesta sul Banco di Roma

Tolta al giudice istruttore inchiesta sul Banco di Roma Per presunte irregolarità negli atti Tolta al giudice istruttore inchiesta sul Banco di Roma ROMA — Un clamoroso risvolto ha segnato improvvisamente l'andamento dell'inchiesta su presunte irregolarità nella gestione amministrativa e contabile del Banco di Roma per il 1984: il consigliere istruttore Ernesto Cudillo ha infatti avocato a sé l'indagine, condotta finora dal giudice istruttore Mario Casavola. La decisione del capo dell'ufficio romano giunge a distanza di alcuni mesi dalla presentazione di una denuncia alla stessa procura della capitale da parte dell'amministratore delegato del medesimo istituto di credito Ercole Ceccatelll. Ma per aver chiaro il quadro completo di questa vicenda occorre rifarsi a diversi anni addietro allorché venne avviata una prima indagine. Si trattava in proposito di far luce sulla cessione sempre da parte del Banco di Roma del pacchetto di mag¬ gioranza della Sogene (Società generale immobiliare) ad un gruppo di costruttori romani che, stando a quanto ipotizzato da uno dei due periti incaricati di stendere una relazione, sarebbero stati favoriti nell'acquisto delle azioni. L'inchiesta venne in un primo momento chiusa con un'archiviazione ma successiviamenle riaperta sulla scorta di alcune denunce secondo le quali sarebbero state irregolarmente contabilizzate alcune voci nel bilancio de! banco per l'84. Su questo afondo si inserisce l'esposto presentato da Ceccatelll: in esso sostanzialmente si riferiva di alcuni personaggi che avrebbero garantito di poter «gestire» l'istruttoria dietro versamento di tangenti (per 5 o 7 miliardi) e con la presunta «disponibilità» del magistrato che conduceva le indagini. (Agi)

Persone citate: Ercole Ceccatelll, Ernesto Cudillo, Mario Casavola

Luoghi citati: Roma