«Plutonio per usi civili finito in atomiche Usa»

«Plutonio per usi civili finito in atomiche Usa» «Plutonio per usi civili finito in atomiche Usa» LONDRA — Oltre due tonnellate di plu',onio destinate alle centrali elettriche britanniche sono iorse state usate per produrre bombe nucleari negli Stati Uniti, secondo quanto affermano quattro scienziati dell'Imperiai College di Londra. Secondo gli scienziati, i conti non tornano nelle indicazioni ufficiali sul consumo di .■plutonio nelle centrali eie. ttriciie-.-. cianca una untiti sufficiente per fabbricare 400 bombe, n risultato della ricerca, dirotta dal dottor Ki;ith Barham dell'Imperiai College, è stato pubblicato ieri dalla rivista scientifica Nature. Il dottor Barham sostiene di avere ragiore di sospettare che il plutonio, prodotto fra il lr>'i9 e il 1971 nei reattori dell'Ente per l'energia elettrica a Oldbury e Wylfa. sia finito nelle scorte destinate ad usi miliu.ri nella centrale nucleare di Sellafield. Sulla base C 11 accordo per la difesa reciproca firmato da Gran Bretagna e Stati Uniti nel 1958, Londra aveva accettato di c spor tare 6.7 tonnellate di plutonio negli Stati Uniti in i ambio di uranio arricchito. David Hart. uno degli scienziati che hanno collaborato alla ricerca, ha dichiarato: «£' probabile die le due tonnellate di plutonio mancanti siano state mandate negli Stati Uniti in base all'accordo per la difesa reciproca e destinate a un uso militare che non è stato rivelato-. (Ansa) « La memoria funziona così » LOS ANGELES — Una équipe dì ricercatori dell'università della California è riuscita a trovare le cellule individuali che nell'ippocampo reagiscono alla memoria di parole e volti. La scoperta, avvenuta durante una ricerca sull'epilessia, costituisce il primo passo per la comprensione di uno dei processi più misteriosi del nostro cervello, quello della memoria. Sulla scoperta, il cui rapporto è stato pubblicato l'altro ieri sulla rivista Nature, il professor Gary Heit, capo dell'equipe di neurofisiologi della Ucla, ha detto: «.Abbiamo fornito agli studiosi del funzionamento dei processi mentali nel cervello una notevole rampa di lancio:. (Adn Kronos) ■ Disordini e coprifuoco a Rangoon RANGOON — I disordini che da martedì si susseguono in Birmania per le proteste contro l'uomo forte del regime. Ne Win, si sono estesi alle principali città del Paese nonostante un coprifuoco dal tramonto all'alba che le autorità hanno proclamato per due mesi a Rangoon e Pegu. Nove persone, tra cui sei poliziotti, sono rimaste uccise negli scontri avvenuti martedì a Rangoon e 77 sono state fermate con l'accusa di aver provocato gli incidenti attaccando gli agenti con bastoni, sciabole ed altre armi, aver appiccato il fuoco ad alcune stazioni di polizia e distrutto alcuni cinema della capitale. La radio ha annunciato che le lezioni sono state sospese nei principali istituti universitari di Rangoon e di Mandalay. Si tratta della seconda violenta esplosione di protesta in Birmania contro il regime di Ne Win negli ultimi tre mesi. (Ansa) ■ Angola-Sud Africa: colloqui al Cairo IL CAIRO — Un duro confronto verbale tra sudafricani e cubani ha contrassegnato l'apertura ieri pomeriggio al Cairo della prima seduta (135 minuti) della terza fase del negoziato quadripartito sul conflitto in Angola e sul futuro della Namibia amministrata da Pretoria. I quattro Paesi coinvolti — gli Usa quali mediatori, Angola e Cuba da una parte e il Sud Africa dall' altra — non si aspettano concreti risultati da questa tornata di colloqui iniziati il 3 maggio scorso a Londra e proseguiti a Brazzaville, ma unanime è la sottolineatura della loro " u tili tà». (Ansa) ■ L'intervistata non era Christiane F. BONN — Non era Christiane F. la giovane intervistata da Kees Shaepman. del settimanale Olanda libera. Il giornalista, autore dell'inchiesta sulla droga apparsa sabato scorso nella quale appare la sedicente Christiane F., ammette di avere sbagliato, ha pubblicato una rettifica e ha chiesto scusa ai lettori. Shaepman credeva di aver riconosciuto la «ragazza dello zoo di Berlino, da una vecchia fotografia e aveva preso per buona la parola di due compagni di droga — un austriaco e un tedesco — che gliela avevano fatta scoprire in un appartamento fatiscente di Amsterdam, n servizio era stato ripreso da quasi tutti i grandi giornali europei. Adesso Shaepman sta cercando di scoprire chi sia la donna con cui ha parlato e che gli ha fatto credere di essere Christiane F.

Persone citate: Barham, Christiane F., Christiane F. Bonn, David Hart, Kees Shaepman