Margaret rischia la morte

Margaret rischia la morte Margaret rischia la morte L'elicottero della principessa sfiora un Jumbo vicino a Londra LONDRA — La sorella della regina Elisabetta, principessa Margaret, è sfuggita per poco a un disastro aereo. L'elicottero su cui si trovava è stato sfiorato da un Jumbo con 337 persone a bordo presso l'aeroporto londinese di Heathrow, uno dei più grandi e congestionati del mondo. L'incidente è l'ultimo di una serie allarmante nei cieli dell'Inghilterra. E' accaduto mercoledì pomeriggio, ma era stato tenuto segreto fino a ieri. Un portavoce della Civil Aviation Authority, l'ente responsabile della sicurezza aerea, ha confermato 1' apertura di un'Inchiesta ma ha smentito una voce secondo cui l'elicottero sarebbe passato a meno di cento metri dall'aereo. La distanza, ha affermato, era di 250 metri. Il minimo consentito dalle norme di sicurezza è di 300 metri. L'elicottero della famiglia reale era partito dal palazzo di Kensington, a Londra, ed era diretto a Quedgeley, un paesino nel Gloucestershire dove la principessa Margaret doveva inaugurare una nuova sede dei boy scout. Il pilota era un ufficiale superiore della Raf, l'aeronautica militare britannica. Con la principessa si trovavano la dama di compagnia Juliet Townsend e una guardia del corpo. Sopra il villaggio di Perivaie, a Ovest di Londra, 1' elicottero si è trovato pericolosamente vicino a un aereo della British Airways, decollato alle 13.10 da Heathrow e diretto ad Anchorage, in Alaska, e a Tokyo. Per un momento, aereo e elicottero hanno volato lungo rotte parallele. «La distanza orizzontale era di 800 metri — ha spiegato un portavoce — e in questi casi le norme di sicurezza prescrivono che vi sia una differenza di quota di almeno 300 metri». L'aereo si trovava invece a una ruota superiore a quella dell'elicottero di soli 250 metri. Nessuno dei due piloti ha riferito l'incidente, ma 1 controllori del traffico aereo di Heathrow hanno inviato un rapporto alla Civil Aviation Authority. La congestione nei cieli britannici è arrivata a livelli senza precedenti con la costruzione di nuovi terminali per i passeggeri a Heathrow e a Gatwick, i due maggiori aeroporti di Londra. I ritardi nel voli sono ormai talmente cronici che in alcuni aeroporti sono stati scritturati clown e prestigiatori per intrattenere i passeggeri furibondi, costretti anche a cinque o sei ore di attesa prima di poter partire Parte dei ritardi è dovuta alle misure supplementari di sicurezza ordinate in marzo dai ministro dei Trasporti Paul Channon. In marzo e aprile infatti il disastro era stato sfiorato almeno otto volte. L'incidente più clamoroso è avvenuto il 13 aprile nell'aeroporto di Gatwick. Un aereo proveniente da Venezia è atterrato su una pista dove un altro aereo si preparava al decollo. (Ansa)

Persone citate: Elisabetta, Juliet Townsend, Paul Channon, Raf

Luoghi citati: Alaska, Anchorage, Inghilterra, Londra, Tokyo, Venezia