Università: pugno in faccia alla docente di Ezio Mascarino

Università: pugno in faccia alla docente Università: pugno in faccia alla docente L'episodio è avvenuto in un ufficio di Palazzo Campana Un'insegnante del Dipartimento di matematica dell' Università torinese è stata aggredita e percossa da uno studente. Un pugno alla tempia sinistra che ha causato una lesione alla retina. Un fatto senza spiegazioni. E' accaduto lunedi mattina poco dopo le 10,15. Ma già la scorsa settimana si era verificato un episodio inquietante, protagonista lo stesso studente, laurea In matematica e da un anno iscritto a informatica: aveva bloccato un altro suo insegnante in un corridoio, gridando frasi sensa senso. I fatti. Lunedi la professoressa Giovanna Pittaluga, 44 anni, associata di calcolo numerico presso il dipartimento di matematica, è nel suo ufficio, a Palazzo Campana, in via Carlo Alberto. Racconta: «Hanno bussato alla porta, è comparso quel giovane, lo avevo già visto durante le lezioni*. Si chiama Antimo Ferraro, 27 anni, abita a Biella. 'Devo chiederle alcune precisazioni*. La professoressa ricorda: «Ansimava, quasi avesse fatto un lungo tragitto di corsa. Gli ho detto di sedersi*. Lui invece resta in piedi: «Devo farle alcune domande*. Apre la borsa, estrae due fogli. La Pittaluga si china per vedere. «Non una parola: ha allungato invece una mano, ho sentito un forte dolore alla tempia. Per qualche istante non ho più visto nulla*. L'insegnante, anni fa, era stata operata in Svizzera per una disfunzione alla retina. «.Dopo quel pugno, un forte dolore poi. per un attimo, come un lampo*. La professoressa cerca di guadagnare l'uscita: «Mi sono resa conto che era impazzito*. Lui, alle sue spalle grida: «Il professor Giolito ha già avuto la stessa lezione... C'è sul libro, quella frase c'è sul libro...*. Poi è fuggito. La Pittaluga è soccorsa, accompagnata all'ospedale Oftalmico: cinque giorni di guarigione, il sospetto di una lesione alla retina. Oggi si recherà ancora in Svizzera, a Ginevra, dove era già stata operata anni fa, per un esame, forse per un nuovo intervento. Antimo Ferraro ieri era a Biella. Il cronista ha cercato di parlargli, per capire cosa era accaduto e perché. Lui: «Ma a voi cosa ve ne frega?* e ha abbassato il telefono. La scorsa settimana aveva fermato un altro suo professore, Piercarlo Giolito, insegnante del Dipartimento di informatica, nella sede di via Pessinetto 12. Una serie di spintoni, anche quel giorno parole sensa senso, poi la fuga lungo i corridoi. Gli insegnanti si interrogano: «Un gesto sema spiegazioni; perché allora?*. La professoressa Pittaluga ora ricorda una strana telefonata di Ferraro, due mesi fa: «Deve spostare l'esame del 23 giugno*. Lei, pensando ad uno scherzo: «Perché, è un giorno festivo?*. Lo studente, seccato: «A me quella data non va bene*. Poi parole confuse, e aveva bisbigliato: «Mi preparerò*. E lunedi è comparso nello studio di Palazzo Campana, farfugliando alcune parole. Poi l'aggressione, il pugno. La professoressa Pittaluga presenterà nei prossimi giorni un esposto-querela alla questura, raccontanto quanto è avvenuto. Una copia verrà inviata anche al Rettore dell'Università e l'episodio dovrà essere valutato dagli organismi accademici per gli eventuali provvedimenti nei confronti del giovane. Dice il prof. Conte, direttore del Dipartimento di matematica: «Un fatto grave, ultimo di una serie di contestazioni e discussioni con molti insegnanti da parte dello stesso studente*. E qualcuno parla di un'altra vicenda, tempo fa, quando Ferraro avrebbe aggredito una ragazza, in un corridoio della facoltà. In molti concordano: «Fatti ed episodi che nulla hanno a che vedere con quella "torta in faccia" lanciata ad un professore accusato, ingiustamente, di essere severo. L'aggressione fisica alla professoressa Pittaluga non ha spiegazioni*. Ezio Mascarino I a prof. Giovanna Pittaluga

Luoghi citati: Biella, Ginevra, Svizzera