Un poco di fiato per Piazza Affari Tregua alla Mondadori sulla Amef di Valeria Sacchi
Un poco di fiato per Piazza Affari tregua alla Mondadori sulla Amef L'indice ha recuperato V1,Q1%, in evidenza Fiat, Generali e Montedison Un poco di fiato per Piazza Affari tregua alla Mondadori sulla Amef MELANO — Piazza Affari ha iniziato il nuovo ciclo con una certa baldanza, che si è un po' raffreddata nel corso delia mattina. L'indice Comit. che nella prima ora era sali'-o sopra il V'ù, ha chiuso a 486.90 con un progresso dell'1,01% ma se si considera che 35 titoli hanno staccato ieri il dividendo, il rialzo si avvicina al 2%. Le novità della giornata sono state Fiat e Generali che. dopo un periodo di oblia si sono improvvisamente risvegliate. Fiat e rimbalzata del 3.1"- a 8925 (ma ha poi perso 15 punti nel dopolistino). mentre Generali ha recuperato l'1.6% a 84.950 (e ha perso successivamente 250 punti). Sempre in buon tono si è mantenuta Montedison. che attraverso acquisti abbastanza sostenuti è cresciuta fino a 1700 lire, ed è continuata l'attenzione su Snia. salita del 6,5%, su Burgo e Ferruzzi Agricola (+3.1%). Il volume d'affari si è però mantenuto su cifre ridotte, e il dopoborsa è apparso decisamente in regresso, anche se limitato. Prosegue la cautela sulla fusione Cir-Buitoni: la prima non si è discostata dalle quotazioni di mercoledì, la seconda ha perso il 2,1%. Da segnalare infine la caduta di Acqua Marcia, che è scesa del 14,8%. Nonostante il listino si sia portato nel complesso al rialzo, l'atmosfera continua ad essere incerta. Priva di linee guida e mancando operazioni di più ampio respiro, la Borsa si mantiene ancorata al piccolo cabotaggio, a spostamenti repentini, a entrate e uscite sul singolo titolo appena si intraveda un margine di guadagno. Ieri gli assicurativi sono tornati in auge, con recuperi superiori al 3.5% per Lloyd, Previdente, Italia, Assitalia e Toro, e anche i bancari hanno messo a segno progressi interessanti, soprattutto nei titoli di risparmio (Varesino, Toscana. Agricoltura, Comit). Sulla scia della capofila, l'intero gruppo Montedison ha dimostrato una certa vivacità, da Silos a Standa. da Montefibre a Meta. Anche I valori Fiat si sono portati al rialzo, in particolare Unicem. Rinascente e Comau. Scambi attivi anche su Olivetti (che hanno in gran parte recuperato il dividendo di 340 lire staccato) e su alcuni valori Iri. come Autostrade e Aeritalia. Andamento calmo per il mercato dei premi dove sono tornate attive le Fiat. In vendita donts Montedison e trascurate Olivetti e Ferruzzi Agricola. v. s. 'ULANO — Dopo la clamai rsa rottura avvenuta prima dell'assemblea Mondadori, una specie di tregua sembra tomr • tra i membri del sindaci. aUa casa editrice. Ieri. ti, i due schieramei. opposti. Formenton-De Benedetti-Vender da una parte, e Leonardo Mondadori-BerlusconiRocca-Merloni dall'altra, hanno trovato un'intesa sui nomi dei consiglieri da votare alla prossima assemblea Amef, convocata per il giorno 22. A sbloccare la situazione è stata l'accettazione da parte di Leonardo Mondadori e di sua madre di riconoscere ai Formeuton il diritto vincolante di nominare il presidente del in-uppo editoriale. Premesso questo, è stata concordata una lista di 12 consiglieri che vede le due parti in assoluta parità. Per il gruppo che fa capo ai Formenton. oltre al presidente Vittorio Ripa di Meana. i consiglieri indicati sono: Cristina e Luca Formenton, Jody Vender, Alberto Milla e Corrado Passera. Da parte Mondadori è stato designato come vicepresidente Fedele Confalonieri (presidente della Fininvest Comunicazioni) e come consiglieri: Paolo Casella e Luigi Musini, Adriano GaUiani (Berlusco¬ ni), Vittorio Dotti (Berlusconi) e Marco Drago (Rocca). Escono dal consiglio quindi Sergio Polillo, Leonardo e Mimma Mondadori. Massimo Moratti. Carlo Scognamiglìo e Vincenzo Sozzani (quest'ultimo rappresentante di Pirellina che ha chiesto di uscire dal sindacato, cedendo il suo 0.87c). In un certo senso, la scelta era obbligata: se il braccio di ferro fosse proseguito, la cordata Mondadori-Berlusconi, già assente dal consiglio della casa editrice, rischiava di non avere nessun rappresentante nemmeno in Amef poiché, anche nella finanziaria, se si va alla conta dei voti, il gruppo Formenton-De Benedetti è in maggioranza. Inoltre, se la frattura del sindacato veniva confermata, era assai probabile che si andasse alla denuncia del patto stesso, ricorrendo al collega, trbitiale. Ora rteta ua .^.'jre cosa succederà della causa promossa da Leonardo per impugnare l'ultima assemblea Mondadori, n primo appuntamento è per domani a Milano dove verrà discussa in udienza la richiesta di sospensione degli effetti della delibera assembleare Mondadori. Valeria Sacchi
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