Piccoli: sì agli F-16, ma non al Sud di Paolo Passarini

Piccoli: sì agli F-16, ma non al Sud Perché ha definito «frettolosa e sbagliata» la decisione del governo Piccoli: sì agli F-16, ma non al Sud Il presidente della Commissione Esteri: meglio dirottarli a Pordenone - «Voterò comunque secondo le indicazioni della de» - «De Mita ha detto che il mio contributo è stato positivo» - Scotti polemico: sono solo idee personali ROMA — Dall'interno della de nessuno ha voglia di esprimere duri giudizi su Flaminio Piccoli, che, in un'intervista pubblicata ieri sull' Unità, ha definito -frettolosa e sbagliata* la decisione del governo italiano di ospitare gli F-16 della Nato in una base vicino a Crotone. -Un'opinione personale rispettabile, anche se non credo che Piccoli l'avrebbe espressa in questi termini quando era segretario del partito*, commenta tranquillo Clemente Mastella, U più noto portavoce di Ciriaco De Mita. -Non sono problemi, questi — argomenta con pacatezza il presidente della de, Arnaldo Forlani —. sui quali si possa pensare di imporre disciplina di partito o di gruppo*. Ma Piccoli, oltre che appartenere allo stesso raggruppamento di Forlani, il centro neodoroteo, è anche presidente della commissione Esteri della Camera nonché presidente dell'Internazionale democristiana. Contro di lui, infatti, insorge oggi la Voce Repubblicana, che dichiara di essere rimasta «di stucco* e accampa una contrarietà -di metodo e di merito*. -Che sia un ex segretario della de, presidente della commissione Esteri della Camera e dell'Internazionale democristiana, a esprimere simili posizioni, rende la cosa ancor più stupefacente*, scrive l'organo repubblicano, contestando che il governo si sia mosso con fretta e giudicando -singolare* l'idea di Piccoli che -non si risoli'ono i problemi del Mezzogiorno con gli F-16* perché, secondo la Voce, la sicurezza -non è questione che possa conoscere distinzioni regionali tra questa e quella parte del Paese*. E il vicesegretario liberale Egidio Sterpa definisce quella di Piccoli -una sortita, letteralmente una sortita da alcune certezze che nella de non ci sono più*. Per Sterpa, questa sortita «tnopinata e piuttosto incresciosa da parte di uno che ha avuto ed ha alcune responsabilità* dimostra che -nella de sta prendendo piede una sorta di unilateraìismo*. Ma le proteste si sono fermate qui. Non hanno certamente protestato i comunisti — comprensibilmente gongolanti per la presa di posizione di Piccoli —. che ieri hanno anche lanciato una campagna per la raccol-. ta, in Calabria, di 100 mila firme contro l'installazione degli F-16. Per quanto riguarda i socialisti, che se l'erano presa pesantemente con i vescovi pugliesi pacifisti, il portavoce Ugo Intini ha confermato ieri che, riguardo alle dichiarazioni di Piccoli, -non ci sono reazioni né ufficiali né ufficiose*. Anzi, quella che in un primo tempo era stata annunciata come una risposta a Piccoli, cioè un articolo scritto per ì'Avanti! di oggi dall'ex ministro della Difesa Lelio Lagorio, ci è poi rivelato un auspicio a favore di una nuova «cZausofa di dis¬ solvenza* che. di qui a tre anni, renda possibile cancellare la decisione di collocare gli aviogetti sul territorio italiano. Su Piccoli neanche una parola. Semmai è lo stesso presidente della commissione Esteri a sentire adesso il bisogno di precisare meglio la sua posizione: «L'Unità — dice — non ha scritto che io sono comunque a favore dell'accettazione degli F-16 e che al momento voterò secondo le indicazioni del mio partito: io ho solo detto che non sono d'accordo sul modo in cui si è giunti a una decisione*. Piccoli ripete che. su questioni delicate di politica estera, occorre sempre tentare un raccordo con l'opposizione che spesso ha dato dei frutti. Insomma, bisognava tentare dì coinvolgere i comunisti. Ma questo Piccoli ammette di affermarlo soprattutto come presidente di una commissione nella quale tutti i gruppi sono rappresentati. Il nocciolo del problema, secondo lui. è un altro: -Sono contro l'installazione degli aerei nel Sud. perché lo Stato non può intervenire in quelle regioni solo con insediamenti militari. Questo è un inganno per la gente, che magari cade preda dell'euforia perché si aspetta ricchezza e sviluppo. Non avrei avuto nulla in contrario se gli F16 fossero stati collocati nella base vicino a Pordenone, dove, tra l'altro, ci sono già-. Detto questo, il settantatreenne Piccoli, sempre più spesso battitore libero dall'alto delia sua età e della sua esperienza, già provocatore di clamori con le sue prese di posizione sul pentitismo e sull'obiezione fiscale, si dice -sempre più convinto,. di quello che ha detto «in libertà* e tiene a mettere in evidenza il parallelismo, de! resto palese, tra le sue dichiarazioni e quelle dei vescovi del Sud. La de. è chiaro, non può che rispondergli, come ha fatto ieri anche il vicesegretario Vincenzo Scotti, che le sue sono posizioni personali e che il partito ha espresso un'altra linea che non intende cambiare. Ma Piccoli aggiunge: -Quando, martedì scorso, ho manifestato le mie perplessità in direzione del partito. De Mita mi ha risposto: "Piccoli ha dato al problema un'impostazione che non condivido, ma riconosco che il suo è un contributo positivo per la de"-. Mastella conferma. Paolo Passarini

Luoghi citati: Calabria, Crotone, Pordenone, Roma