Ferrari, il mito non tramonta di Michele Fenu

Ferrari, il mito non tramonta A gonfie vele le vendite delle granturismo di Maranello sui mercati mondiali Ferrari, il mito non tramonta Le delusioni in FI non incidono sui risultati commerciali - Il grande successo della «F 40» - Già tutta prenotata la produzione '88 .Non ci crederete — dicono a Maranello —, ma dal punto di vista commerciale mai la situazione è stata così rosea per noi. Stiamo vivendo un momento magico. Sembra che tutti i 'vip' vogliano viaggiare in Ferrari'. Il «non ci crederete, è un modo gentile per sottintendere che tra sport e produzione non esistono, evidentemente, legami, come dire?, psicologici. La Ferrari che corre non vince un titolo mondiale di Formula 1 dal 1979 (Jody Scheckter) e le ultime vicende hanno portato più delusioni che gioie, ma le nubi e le ombre che avvolgono la parte agonistica della Casa modenese non si riflettono sull'altra componente, quella industriale. Il mito resiste e continua a esercitare il suo fascino. L'anno scorso la Ferrari ha prodotto e venduto quasi quattromila vetture e altrettanto farà nell'88. 'Più di cosi non possiamo fare* sospirano gli uomini del Cavallino. Pero poi si affrettano a precisare che è meglio non superare certi numeri. E i motivi sono evidenti: Maranello costruisce auto di qualità, auto-simbolo, auto che fanno immagine. Sarebbe controproducente salire in quantità. Chi compra una Ferrari apprezza anche il fatto di entrare in una specie di club per pochi eletti. Nel 1947, primo anno di produzione, la Ferrari costruì 3 macchine e nel '48 cinque. Quota cento fu superata nel '57 (113, per la precisione, le vetture nate quell'anno), mille nel '71 (1246). duemila nel '79 (2221), tremila nell'85 (3119). In 41 anni da Maranello sono uscite 45.944 granturismo da sogno. E molte sono diventate pezzi da collezione, che valgono miliardi. Oggi la gamma Ferrari comprende nove vetture con motori a otto e dodici cilindri. Si parte dalle due litri «208 Turbo Intercooler GTB/GTS» realizzate su misura per il mercato italiano (si evita l'Iva al 38%), si sale alle «328 GTB/GTS. (il modello più venduto), alle «Mondial 3.2/Cabriolet. e-alla «412., si approda infine all'empireo della «Testarossa» e della «F 40.. Le cilindrate variano da 1991 a 4942 ce, le potenze da 254 a 478 CV, le velocità da 250 a 324 km/h. i prezzi da 83 a 373 milioni. Dicono a Maranello: .Abbiamo delle liste d'attesa interminabili su tutti i mercati. In media bisogna aspettare sei mesi per avere una Ferrari. Ma per la 'Testarossa' occorre attendere 15 mesi negli Usa e due anni in Inghilterra. Per noi il 1988 è già chiuso: abbiamo già venduto tutto quello che c'era da vendere-. Attualmente la Casa modenese riesce a produrre circa 17-18 auto il giorno. Perché questo success*-1 di vetture che sono il simbolo della velocità in tempi di limiti e costrizioi i varie? A parte il mito, le Ferrari rappresentano un interessante investimento. Sono vetture che non si svalutano, che si vendono sempre benissimo e che, addirittura, rischiano di essere un capitale per il fu turo. In più. è cambiato il clima intorno all'automobile ed esibire una granturismo del Cavallino è più facile oggi che qualche anno fa. Ma ci sono altri due elementi da non sottovalutare. La crisi della Porsche, che ha indirettamente rafforzato la leggenda di Maranello, e l'arrivo della nuova .F 40», che ha dato una scossa a tutto il mondo Ferrari. La -F 40», una berlinetta stupenda che. come ricorda la sigla, celebra i 40 anni di produzione Ferrari (19471986). avrebbe dovuto inizialmente essere costruita in circa 400 unità. Adesso i piani prevedono di raggiungere, più o meno, i mille esemplari. Un terzo appena delle richieste pervenute in fabbrica. .Abbiamo dovuto dire ai concessionari di non inoltrarci più segnalazioni, tanto sarebbe stato impossibile esaudirle- sottolineano quelli del Cavallino. La maggior parte delle Ferrari vanno all'estero (76%. primo mercato gli Usa). Ambasciatrici di classe del «made in Italy». Michele Fenu La Ferrari «Testarossa» e (riquadro in alto) la berlinetta «F 40»

Persone citate: Jody Scheckter

Luoghi citati: Inghilterra, Maranello, Usa