Occhetto segretario a luglio e congresso del pci a gennaio

Occhetto segretario a luglio e congresso del pci a gennaio Accordo tra i capi comunisti, lunedì si riunirà la direzione Occhetto segretario a luglio e congresso del pci a gennaio Silenzio di Natta - Pellicani sul caso Arezzo: cambiando il vertice non si risolvono i problemi ROMA — Occhetto ha dovuto cedere. Sarà eletto segretario dal comitato centrale di luglio, ma il congresso non sarà rinviato a dopo le elezioni europee, come lui avrebbe desiderato. H congresso del pei sarà invece convocato all'Inizio dell'anno, in gennaio-febbraio, con un anticipo di due mesi sulla scadenza naturale. La notizia l'ha data ieri alla radio del pei l'on. Gianni Pellicani, della segreteria, in modo solo apparentemente Informale. •Il congresso credo che si terrà alla scadenza stabilita, 0 meglio a gennaio-febbraio prossimi. Credo che la direzione e il comitato centrale sceglieranno di mantenere le scadenze stabilite*, ha detto precisando di parlare a titolo personale. E' stata chiesta conferma ad un altro membro della segreteria, Piero Fassino, 11 quale ha risposto con un laconico «si*. Su due punti sono quindi riusciti a mettersi d'accordo 1 massimi dirigenti del partito. La segreteria ad Occhetto sembra Inevitabile per luglio e il congresso a gennaio. Lunedi si riunirà la direzione per fissare la data del tanto atteso comitato centrale. Sarà un punto fermo nel gran marasma che pare montare nel pei dopo la sconfitta elettorale, e approfittando della forzata assenza del segretario Natta. E dire marasma è forse poco. Non era mai successo nel pei che una federazione provinciale potesse tranquillamente approvare un documento che, tra l'altro, chiede le dimissioni del segretario. Lo ha fatto la federazione di Arezzo l'altro ieri, e ieri il segretario aretino Tito Barbini ha rivendicato senza esitazioni la paternità del documento davanti al cronisti stupiti. Ma quel che sorprende di più è che ad essere stupiti per quello che pare un attacco indelicato e pesante al segretario convalescente, sono più gli osservatori esterni che gli stessi comunisti. V Unità ha dato ieri notizia del documento aretino che chiede le dimissioni di Natta e di tutto il gruppo dirigente, con la immediata elezione di Occhetto, come una notizia qualsiasi. Un titolo a due colonne a pagina quattro. L'on. Pellicani, interrogato in proposito, ha risposto: .Qualcuno pensa che cambiando il 95 per cento dei gruppo dirigente o il segretario si risolva tutto. A parte la mancanza di gusto di queste posizioni, mi sembra che siano sbagliate. Sono cose che non servono a nulla*. .Mentre si discute della linea politica e del voto è naturale che si discuta anche del gruppo dirigente — ha aggiunto, sdrammatizzando ■ Pellicani ha spiegato che Natta non ha inviato nessuna lettera di dimissioni e che il vicesegretario Occhetto si sta tenendo in contatto stretto col segretario. Questo, molto probabilmente, starà osservando amareggiato lo spettacolo del suo partito che sembra aver perso 11 controllo dei propri nervi, sino a mancare delle più elementari norme di buona creanza nel dargli un brusco benservito, n silenzio che Alessandro Natta sta tenacemente conservando comincia a sembrare un muto rimprovero. Un attestato di stima per Natta, anche se non molto caloroso, è venuto ieri dal segretario regionale del pei toscano, Vannino Chiti. .Nella riflessione che si sviluppa con passione in Toscana — ha detto riferendosi al documento del pei aretino — sugli esiti del voto, un aspetto non può essere oggetto di equivoci: le richieste di un ulteriore sforzo, e di atti conseguenti, di rinnovamento in tutti i campi, programmi, azione politica, partito, gruppi dirigenti, sono rese possibili anche per il venire avanti in questi anni di un processo di rinnovamento a cui Natta ha dato con la sua segreteria un significativo impulso*. E poi, esortando i suoi compagni ad un maggiore autocontrollo, Cliitl ha aggiunto: «£' necessario che il dibattilo nel partito si sviluppi con serenità, in modo costruttivo, con trasparenza, evitando però, sia da parte di singoli sia di organizzazioni, sortite ad effetto che rischiano più di provocare confusione che aiutare ad assumere concreti ed efficaci scelte di rinnovamento*. a. rap.

Luoghi citati: Arezzo, Roma, Toscana