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«Per il bene di Genova annulliamo lo sciopero» «Per il bene di Genova annulliamo lo sciopero» I portuali non firmano il contratto, ma lavorano DAL NOSTRO CORRISPONDENTE GENOVA — L'assemblea dei lavoratori portuali di Genova ha deciso ieri mattina, dopo una infuocata discussione, di interrompere lo sciopero che bloccava tre del quattro turni delle operazioni di carice e scarico. I portuali hanno deciso, come hanno precisato in un documento, di. riprendere il lavoro normalmente in piena autonomia e consapevolezza e facendosi carico degli interessi della collettività.. Al tempo stesso, 1 portuali hanno ribadito il loro «no» all'ipotesi di accordo nazionale di categoria, siglato al ministero della Marina Mercantile il 4 giugno scorso da Cgil, Cisl e Ull, dinanzi alla Assoporti (l'associazione degli enti che gestiscono gli scali italiani), al ministro e ai rappresentanti dell'utenza privata. L'assemblea ha dato mandato ai propri rappresentanti di riprendere le trattative nazionali, ribadendo però le richieste della base. Fui qui 1 fatti, ma l'Interpretazione del comportamento dei portuali genovesi è più complessa. Non essendo la base d'accordo sulla bozza di contratto, è scattato uno sciopero che ha paralizzato lo scalo genovese nel momento d'una non più impossibile ripresa, confortata da recenti ottimi esiti di bilancio di gestione, scatenando una durissima reazione in citta. Armatori, titolari di agenzie di import-export, agenti marittimi, spedizionieri, trasportatori, in un summit alla Camera di Commercio, hanno condannato senza scusanti il comportamento dei portuali genovesi. OH scaricatori, e lo si è ben compreso dagli apprezzamenti della base nell'assemblea di ieri mattina, si sono sentiti ancora .accerchiati* e «incompresi», vittime .di campagne di stampa*. Di fronte al pericolo di restare isolati e — secondo alcuni — con l'intervento del pei genovese, preoccupato della piega degli avvenimenti, hanno deciso la via della ragionevolezza: restano le critiche, ma per il bene comune si torna a lavorare. p, |,