Chi ha chiesto il condono rischia lo scento sulla casa

Chi ha chieste il conclone rischio lo scento sulla casa «Trabocchetto» per la compravendita dell'immobile Chi ha chieste il conclone rischio lo scento sulla casa Se non presenta entro domani un documento perde i benefici-Formica ROMA — Tutti gli acquirenti e i venditori di appartamenti che, dopo aver beneficiato del condono edilizio, hanno stipulato atti notarili usufruendo delle agevolazioni fiscali previste dalla legge Formica per la prima casa hanno tempo fino a domani per evitare di pagare ingiustamente all'erario decine di milioni di lire a testa. L'ultima legge del condono edilizio approvata tre mesi fa dal Parlamento contiene infatti un .trabocchetto, che fa scattare salatissime sanzioni Tutti coloro che hanno firmato atti di compravendita di unità immobiliari «condonate» hanno a disposizione poche ore per non incorrere nella decadenza dei benefici fiscali della legge Formica. Entro domattina devono presentare all'Ufficio del registro dove è stato depositato l'atto di compravendita una dichiarazione del Comune oppure una dichiarazione sostitutiva di atto notorio (che si richiede all'anagrafe o nelle circoscrizioni) attestante che la domanda di concessione o di autorizzazione in sanatoria presentata a suo tempo al Comune, in base alla legge di condono edilizio numero 47 del 28 febbraio 1985 e sue successive modifiche, non ha ancora ottenuto definizione. Va ricordato che il documento non può essere spedito per posta ma deve essere consegnato di persona all'Ufficio del registro. Sono quindi inevitabili attese di lunghe ore In fila. Per di più questa operazione dovrà essere ripetuta ogni anno. I trasgressori a questa disposizione contenuta nell'articolo 9 della legge 13 marzo 1988 numero 68, entrata in vigore il giorno successivo ma con effetto «congelato» per 90 giorni (cioè fino a domani), dovranno pagare l'imposta di registro nella misura del 10 per cento (comprese le imposte ipotecarie catastali) o dell'Iva nella misura del 18 per cento, nonché dell'Invim, oltre naturalmente alle sanzioni pecuniarie e agli interessi di mora. Ad esempio, chi ha acquistato nell'86 per 100 milioni di lire un appartamento destinato a prima casa, e 11 venditore ha pagato 11 condono edilizio per la copertura di una veranda abusiva, rischia di versare al fisco una penale di 8 milioni di imposta di registro (o addirittura 16 milioni di Iva se ha acquistato da una società) oltre ad interessi e soprattasse, mentre 11 venditore dovrebbe pagare il 50 per cento in più di Invino, Gli esperti della materia hanno fermamente criticato questa norma di legge. .E' una formalità del tutto inutile che rischia di ingombrare gli uffici di carte*, sostiene il notaio Raffaello Capasse in quanto .dovrebbero essere i Comuni a comunicare agli Uffici del registro l'elenco delle domande respinte e questi dovrebbero poi controllarle*, n professionista romano si chiede inoltre: .Perché il cittadino deve restare vittima di questa incredibile situazione ed essere penalizzato così pesantemente solo perché non adempie ad una banale formalità, per di più poco pubblicizzata all'opinione pubblica, cioè in pratica solo perché non informa l'Ufficio del registro che il Comune non ha fatto nulla?.. Pierluigi Franz

Persone citate: Pierluigi Franz

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