L'urss profesta per i caccia di Paolo Patruno

L'Urss protesta per i caccia Una nota sovietica all'Italia sul trasferimento degli F-16 L'Urss protesta per i caccia L'inviato di Gorbaciov a Roma: «Quegli aerei sono condannati a morte dalle trattative sulle armi convenzionali» • Palazzo Chigi: non si può attuare un disarmo unilaterale ROMA — L'Unione Sovietica è 'preoccupata* per il prossimo trasferimento In Italia dello stonno dei caccia-bombardieri americani F-16. Inquieta per una decisione che considera «illogica, contraddittoria* nell'attuale clima di distensione internazionale, alla vigilia della ripresa dei negoziati sulla riduzione delle armi convenzionali In Europa. Questo, in sintesi, 11 messaggio che ha portato a Roma un Inviato speciale del Cremlino, il direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri NikolaJ Afanasslevskij, brillante e giovane seguace del «nuovo corso, della diplomazia sovietica stile Shevardnadze. Con Andrectti, ieri, e prima con il segretario generale deUa Farnesina Bruno Bottai e con il consigliere diplomatico di De Mita, Umberto Vatuni, il rappresentante sovietico ha dunque tratteggiato a tinte positive i risultati dell'ultimo vertice fra Gorbaciov e Reagan, accennando specie con il nostro ministro degli Esteri anche alle possibilità di rilancio del negoziati sulle forze convenzionali In Europa in corso faticosamente da anni a Vienna. Parole caute, lessico diplomatico e molta attenzione a non prestar il fianco alla facile accusa di • ingerenza* hanno fatto da sottofondo anche alla conferenza stampa finale di Afanassievskij in un salone dell'ambasciata russa, prima di un incontro in Vaticano con monsignor Alessandrini. Ma in questa sede l'Inviato del Cremlino ha finito per parlare più chiaro. E stuzzicato a dire la sua sugli F-16, ha affermato: .Francamente non ci è chiara la logica del trasferimento in Italia degli F-16. E'appena entrato in vigore il trattato sull'eliminazione degli euro-missili e fra poco rilanceremo le trattative sulla riduzione delle armi convenzionali in Europa. E' un'occasione che non va sprecata e in realtà non vedo fattori die possano rovesciare la tendenza alla diminuzione degli armamenti. Di conseguenza la sorte degli F-16 è praticamente decisa: sono già condannati a morte. Quindi non capisco la logica del loro trasferimento in Italia, anzi considero questa decisione una contraddizione*. Il nuovo corso della politi ca estera sovietica evidente mente non ha ovattato la tradizionale propaganda. D diplomatico sovietico sembra dimenticare che in realtà nei faticosi negoziati di Vienna, finora di riduzione degli aerei non si è ancora discusso. E la tesi del governo italiano alla base della decisione di accogliere gli F16 .sfrattati» dalla Spagna è appunto quella di costringere l'Urss a trattare anche su questo tipo di armi, per ridurle al più basso livello possibile. Secondo Palazzo Chigi una nostra rinuncia allo stormo di caccia-bombardieri equivarrebbe a una sorta di 'disarmo unilaterale* da parte della Nato. Nikolaj Afanasslevskij, naturalmente, contesta alla base la tesi del governo De Mita e dell'Alleanza Atlantica. Sostiene che è la Nato a detenere una netta supremazia sul fianco-sud e afferma che l'avanzata di mille chilometri, dalla Spagna all'Italia meridionale, dello stormo di caccia-bombardieri .non è poi così innocente come sii far vedere*. Per il diplom. ".o sovietico, infatti, .d unto di vista militare si deve tener presente questo fatto importantissimo: in Spagna non c'erano depositi di armi nucleari, mentre in Italia ce ne sono. Quindi, questi slessi aerei as¬ sumono una caratteristica diversa: mentre in Spagna erano in qualche modo "di riserva" perché dovevano venir fin qui per caricare le bombe, invece in Italia diventeranno armi da primo attacco*. Dopo le dichiarazioni dell'ambasciatore Lunkov, domenica scorsa, è la seconda volta che un rappresentante del Cremlino esprime ad alta voce le preoccupazioni di Mosca circa il dislocamento degli F-16 prima del voto del Parlamento. I diplomatici sovietici sostengono comunque di voler preservare .il felice momento* delle relazioni bilaterali, come dice il messaggio di Shevardnadze consegnato ieri ad Andreotti. L'obiettivo è di continuare «un dialogo proficuo* con tutto l'Occidente, anche al di là del vertice moscovita: ieri Afanasslevskij ha ripetuto che .la possibilità di arrivare a un accordo Start entro quest'anno resta in piedi* e che Gorbaciov è pronto a incontrarsi ancora una volta con Reagan. «Se non sarà possibile con lui.awerrà con il suo successore, chiunque esso sia — ha concluso l'inviato di Mosca. Paolo Patruno