In piazza per Gorbaciov di Emanuele Novazio

In piazza per Gorbaciov Le manifestazioni scuotono la vigilia della Conferenza organizzativa In piazza per Gorbaciov Dopò la controffensiva ortodossa di Ligaciov - Ottomila persone nello stadio di Omsk denunciano la scelta dei candidati piovuta dall'alto - A Mosca sfilano Verdi, oppositori, minoranze □AL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Lo stadio di Omsk. in Siberia, domenica si è riempito di gente furiosa con il partito regionale: ottomila persone hanno protestato per il modo in cui sono avvenute le elezioni dei delegati alla conferenza di fine giugno. «Per la prima volta nella storia della città un raduno è avvenuto senza essere stato ordinato dall'alto., ha scritto la Pravda; .la gente se l'è presa con i leader locali perché hanno fatto le liste sema consultare nessuno., .si è sentita offesa e umiliata.. L'atmosfera, commenta il giornale del partito, ricor' dava un po' quella di una partita di calcio. Domenica pomeriggio, un centinaio di persone si sono raccolte in piazza Puskhin. a Mosca, davanti alla sede delle Izvestija, e sono scese per via Gorki in corteo verso la Piazza Rossa, verso il Cremlino. Tatari, armeni, aderenti all'Unione democratica, il «partito d'opposizione» fon¬ dato il mese scorso dagli aderenti ad alcuni gruppi informali. Sabato, settecento persone avevano manifestato, ancora in piazza Puskhin: ecologisti, giovani legati a organizzazioni marginali nate negli ultimi mesi. Ancora prive di una precisa collocazione politica e rette, spesso, dall'entusiasmo, dall'immaginazione, dal desiderio di «fare pressione», di «parlare in piazza». La polizia non è intervenuta, né a Mosca né a Omsk. Ma quel disciplinato corteo di uomini e donne per via Gorki faceva pensare ad altre latitudini politiche; quei cartelli che chiedevano un .sistema multipartito. facevano pensare a un balzo nel tempo. Per la gente di Mosca, e non solo per loro, è stato un weekend di sorpresa; come non ci si ricordava, come non si pensava forse che potesse avvenire. Ma quanto accadeva in piazza Puskhin e per la via Gorki. o allo stadio di Omsk, era un episodio soltanto: il più vistoso forse, il più spettacolare, di un fine settimana politico tra i più convulsi vissuti dal Paese da quando Gorbaciov è al potere. Mentre i giovani manifestavano e sfilavano, mentre lo stadio di Omsk si riempiva, il capofila dei conservatori. Egor Ligaciov, parlava a Togliattigrad; e lanciava un messaggio politico e ideologico netto: il sistema non diventerà mai multipartito. il partito non si scioglierà nella società. Mentre quei giovani manifestavano e sfilavano, si era da poco chiuso a Mosca il plenum del partito della capitale; e le elezioni dei 319 delegati per la conferenza lasciavano intendere quanto ampio e severo sia stato il compromesso tra Gorbaciov e gli avversari. Ma cortei e manifestazioni davano un'impressione immediata, fisica quasi, dell'accelerazione che nelle ultime settimane la vita politica e sociale del Paese ha assunto, via via che la conferenza si avvicina. Che cosa sta accadendo? Una cosa soprattutto: stanno uscendo allo scoperto le «pressioni» della società; l'iniziativa politica sta. un po' alla volta, affiorando nella società civile, fuori del partito e delle istituzioni. Si sta profilando un primo, timido travaso di linguaggi e di funzioni. Questo non vuol dire, ancora, che la politica si fa fuori delle istituzioni, nell'Urss Emanuele Novazio (Continua a pagina 2 in quinta colonna) A PAGINA 13 Bilancia pagamenti in rosso ad aprile

Persone citate: Egor Ligaciov, Gorbaciov, Gorbaciov Dopò, Ligaciov, Verdi

Luoghi citati: Mosca, Siberia, Togliattigrad, Urss