«Neanche l'America è perfetta» di Ennio Caretto

«Neanche l'America è perfetta» Reagan, al ritorno da Mosca, accetta in parte le critiche di Gorbaciov «Neanche l'America è perfetta» «Abbiamo molte cose da sistemare al nostro interno» - «Non possiamo riposare finché tutti gli americani, di qualsiasi razza e origine, non otterranno vera giustizia» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Scritte nazionaliste — -Reagan sei il nostro eroe-, -Hai conquistato l'impero del male- —, applausi e grida di giubilo hanno accolto il Presidente all'aeroporto militare di Andrews al ritorno dal summit di Mosca. Ma l'anziano leader Usa, in sintonia con il discorso pronunciato poche ore prima a Londra, ha ribadito il suo invito all'Occidente ad aiutare la glasnost e la perestrojka di Gorbaviov, aggiungendo un'inattesa riflessione sui mali degli Stati Uniti. -Intendo impegnarmi per stabilire una maggiore comprensione tra i nostri due Paesi-, ha dichiarato Reagan, commentando i suoi colloqui col segretario del pcus. -Speriamo e preghiamo che i segni del cambiamento in Russia aumentino-. Ma il Presidente ha aggiunto: -Anche noi abbiamo molte cose da sistemare al nostro interno. Abbiamo parecchio da imparare dalle altre nazioni e dalle altre culture. Non possiamo riposare (incile tutti gli americani, di qualsiasi origine e razza, saranno veramente liberi e otterranno vera giustizia-. E' stata la prima volta che Reagan, su cui il viaggio in Urss ha avuto un grande im¬ patto emotivo, ha indicato di aver raccolto alcune critiche di Gorbaciov al capitalismo americano. A Mosca il leader del Cremlino ha accusato il Presidente di non fare abbastanza contro il razzismo e la sperequazione economica negli Stati Uniti. Reagan ha replicato, ma non ha respinto il monito. Ieri, nel discorso radiofonico del sabato, ha lanciato un altro messaggio distensivo, presentando agli Stati Uniti un sintetico rapporto sul vertice. -Abbiamo gettato i semi di una maggiore libertà e di una maggiore fiducia reciproca-, ha proclamato. -Ci auguriamo che metta radici e cresca. L'Urss oggi ha più rispetto per i diritti dell'uomo: dieci anni fa, nessuno avrebbe immaginato che io sarei andato a tenere discorsi sulla democrazia e sul liberismo al futuri leaders sovietici, agli studenti, ai dissidenti, nel cuore di Mosca-. Il Presidente ha annunciato che oggi si terrà una riunione alla Casa Bianca, per trarre il bilancio del summit Col passare dei giorni, il summit del mancato accordo sulle armi strategiche e sulle crisi regionali si è cosi rivelato ricco di importanti sviluppi non solo per i rapporti Est-Ovest ma anche per l'e¬ voluzione intèrna delle superpotenze. Il New York Times ha paragonato l'Intervento di Reagan a Londra al discorso di Churchill a Foulton nel Missouri nel '46. • Churchill proclamò allora che una cortina di ferro era scesa sull'Europa-, ha scritto il quotidiano. -Il Presidente oggi dichiara che essa si sta sollevando-. Il consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, il generale Powell. ha avallato l'interpretazione. Nella trasmissione radiofonica, Reagan ha anticipato che nella conferenza tra i sette Paesi più industrializzati in programma a Toronto si terrà un «gran consulto. sull'Urss. Vi parteciperanno per l'Italia De Mita e Andreotti, che qualche giorno prima visiteranno la Casa Bianca. L'intenzione del Presidente americano è di proseguire I negoziati sul disarmo e sulle crisi regionali nella fermezza, ossia senza concessioni e da posizione di forza. Ma Reagan sarebbe pronto a una collaborazione economica limitata col Cremlino (esclusi per ragioni di sicurezza i prodotti e le tecnologie paramilitari), in cambio di un aumento della emigrazione ebrea. Ennio Caretto