Ligaciov al contrattacco «Dico no al pluralismo»

Ligaciov al contrattacco «Dico no al pluralismo» Dopo la partenza di Reagan si infiamma nell'Unione Sovietica il delicato dibattito sulle riforme Ligaciov al contrattacco «Dico no al pluralismo» Corteo a Mosca: resisti Gorbaciov, saremo con te sulle barricate DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Egor Ligaciov torna in campo. Dopo un lungo silenzio, il leader dei conservatori riprende la parola, all'indomani del plenum del partito di Mosca e a due giorni dalla partenza di Reagan dalla capitale. E lo fa per rilanciare le tesi della cautela, della diffidenza per le interferenze e le provocazioni straniere, e dell'orgoglio di partito. Per respingere tutto quanto costituisce, ai suoi occhi, un -indebolimento della stabilità politica- del Paese. -La garanzia cella perestTojka è il partito, ".on certo la dissoluzione del partito nella società-, dice Ligaciov. insistendo che tra i dirigenti sovietici non ci sono divisioni, e che il tentativo di accreditarle fa parte di un disegno •straniero-. E ancora: -All'estero c'è chi spere die l'Urss abbia un sisterna muitipartito. Alle volte, se ne fa quasi una condizione per la cooperazione economica con i Paesi capitalisti. Ma se accoglieremo il "consiglio"che la nostra economia sia messa sulla scia dell'economia di mercato, all'occidentale, resterà ben poco del socialismo:. Un richiamo all'ordine, dunque, sui temi al centro del dibattito politico ed economico. Che sembra offrire la chiave di lettura di due episodi avvenuti nelle ultime ore; dare un nuovo rilievo ai fermenti, alle discussioni, alle inquietudini della società. Mentre Ligaciov parlava, ieri, 700 persone legate ai gruppi informali manifestavano davanti alla sede delle Izvestia: «Tieni duro. Gorbaciov, andremo con te sulle barricate-, dicevano i cartelli; «autodifesa del popolo contro i burocrati-; -abbasso la revisione staliniana del marxismo, avanti verso Marx-. E ancora: -Elezioni democratiche- per i candidati alla conferenza; -Gorbaciov presidente, per impedire che gli accada come a Krusciov-. Ligaciov non rispondeva direttamente a loro; ma segnava «l'argine ideologico», la soglia, anche per loro. Ma Ligaciov parlava, soprattutto, all'indomani del plenum del partito a Mosca, che ha scelto i delegati alla Conferenza, e che si e risolto in una vittoria stentata, incerta, di Gorbaciov. nonostante i primi resoconti della Tass lasciassero intendere il contrario. La pubblicazione dei nomi degli eletti, sulla Moskovskaja Pravda di ieri, mostra che è prevalso, piuttosto, un nuovo compromesso. Perché accanto a nomi illustri, già. scartati dalle istanze inferiori del partito e poi ripescati, ci sono alfieri del conservatorismo, come il direttore di Molodoia Gvardia. Anatoli Ivanov. E mancano alcuni intellettuali di primo piano, anche loro già esclusi ma «candidati al recupero». Il solo nome illustre davve¬ ro ripescato direttamente dal plenum, inoltre, sarebbe quello dello storico Afanasiev. Gli altri sarebbero stati salvati in precedenza, in una seconda tornata di elezioni, e soltanto «confermati» alla riunione di venerdì. Tra loro, l'economista Abalkin, il regista Klimov, lo scrittore Baklanov, il direttore di Moskovskie Novosti, Egor Iakovlev. Tra loro, il direttore di Ogoniok. Korotich. anch'egli escluso al primo voto. Ma recuperato in un altro distretto, e non a Mosca. Nell'elenco manca, invece, qualche nome sul quale certo Gorbaciov avrebbe contato: e che. si dice, avrebbe dovuto essere recuperato venerdì: la sociologa Tatiana Zaslavskaia. l'economista Gavril Popov. il commediografo Michail Shatrov, lo scenografo Ghelman. L'esito sembra essere, dunque, un accorto dosaggio tra i rappresentanti delle due tendenze. Ma il dosaggio sembra il risultato di quanto avvenuto prima di venerdi: se Gorbaciov contava su una nuova avanzata al plenum, non gli è riuscita. L'inversione di tendenza non c'è stata. Che accadrà, ora? I candidali di Mosca sono soltanto 319 su 5000. Incapaci, da soli, di influenzare gli esiti della Conferenza. Ma molti degli esclusi sono un'immagine, un simbolo del gorbaciovismo: la loro assenza non gioverà al Segretario generale e. n.

Luoghi citati: Mosca, Unione Sovietica, Urss