Romiti: la sfida del '92 non sarà sala europea
Romiti: la sfida del '92 non sarà sola europea Romiti: la sfida del '92 non sarà sola europea TORINO — -La sfida più grossa non ci verrà dall'interno dell'Europa: un mercato di 320 milioni di consumatori, con un reddito complessivo di 3500 miliardi di dollari, non può non essere un mercato straordinariamente attraente per le più grandi imprese del mondo-: lo ha affermato ieri Cesare Romiti, amministratore delegato della Fiat, nel suo intervento al convegno dell'Andaf. Romiti ha poi partecipato a un dibattito in cui ha risposto a numerose domande dei presenti. Possiamo rispondere ai giapponesi con limitazioni all'import? gli è stato chiesto. 'Il mondo può progredire se non esistono freni ai movimenti di merci e capitali — ha risposto — l'Europa farebbe un errore se dopo il '92 si chiudesse alla concorrenza di altre aree economiche. E' vero che oggi esistono limitazioni all'import di vetture giapponesi in Italia. Ma bisogna ricordare che una clausola di contingentamento venne richiesta dal Giappone stesso quando temeva di essere invaso dalle auto italiane. Comunque con il '92 queste restrizioni sono destinate a cadere*. Non le sembra che esista la necessita di ■ public company, in Italia? -Per public company può intendersi una società con larga diffusione dell'azionariato, il che non elimina la necessità di un azionariato di controllo. Altra ipotesi è invece quella della mancanza di azionariato di controllo. Ma la mobilità della proprietà delle imprese non è mai un fattore di progresso economico: se c'è rischio di cambiamento di proprietà il management più che occuparsi della gestione cerca di capire chi saranno i nuovi proprietari. Il sistema economico occidentale presuppone la possibilità per i risparmiatori di accedere al capitale di rischio, ma gli azionisti devono essere affiancati a un gruppo di controllo cui il management possa rispondere*. Romiti, interrogato dai giornalisti in veste di presidente Gemina, ha detto che se il gruppo è appena uscito dalle assicurazioni con la vendita di Intercontinentale, resta però sempre interessato al settore, anche se non ci sono programmi immediati. Ha negato comunque un Interessamento alla Fon- diaria- p. gio.
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