Fuga dalla città somala presa dai guerriglieri

Fuga dalla città somala presa dai guerriglieri Ponte aereo per sgomberare gli esperti Onu Fuga dalla città somala presa dai guerriglieri Ad Hargheisa non ci sarebbero italiani - Controffensiva dell'esercito DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Con un ponte aereo un centinaio di esperti delle Nazioni Unite sta abbandonando la città di Hargheisa. sulla quale si è abbattuta un'intensa offensiva della guerriglia somala. Secondo la Farnesina tra il personale dell'Onu. impegnato in programmi di assistenza nel Settentrione, non vi sarebbero italiani. Non correrebbero rischi, almeno lino a questo momento, neppure le imprese italiane che operano nel Nord-Est. Tuttavia la situazione rimane molto confusa. L'offensiva del Movimento nazionale somalo, filo-etiope, sarebbe scattata proprio mentre ì rapporti tra Etiopia e Somalia diventano meno critici che in passato, e rappresenterebbe il tentativo di interferire con un riavvicinamento che può indebolire la guerriglia, privandola degli aiuti di Addis Abeba. Saeed Yusuf. portavoce dell'Mns. dalla capitale etiope ieri ha annunciato che Hargheisa era stata conquistata dalla guerriglia martedi scorso a mezzogiorno, dopo una battaglia furiosa cominciata nella notte e durata nove ore. Insieme ad Hargheisa. la principale citta del Nord. l'Mns avrebbe conquistato Burao. Gabiley. Ainado. Wana. Sheikh e il porto di Berbera, dove è di stanza un'unità della Marina degli Stati Uniti. Durante la controffensiva delle Forze armate somale, tuttora in corso, l'aviazione militare e le truppe corazzate avrebbero mitragliato o bombardato alcuni centri caduti in mano ai guerriglieri, in particolare Burao. Secondo Yusuf l'Mns attualmente controllerebbe gran parte del Settentrione e alcune città della Somalia centrale. - Gii stranieri — ha assicurato — sono al sicuro, perché noi non abbiamo mai colpito innocenti-. Se corrono pericoli, ha aggiunto, è colpa dei militari di Mogadiscio, che hanno scatenato bombardamenti a tappeto. Non avrebbe comunque fondamento la voce, ripresa da alcune agenzie di stampa, secondo la quale il governo britannico avrebbe avviato consultazioni con Francia e Stati Uniti per concordare un piano di evacuazione del personale delle Nazioni Unite intrappolato ad Hargheisa. In relazione a quella notizia il portavoce dell'Mns aveva fatto presente che la guerriglia si sarebbe opposta con le armi a qualsiasi intervento che non avvenisse sotto l'egida dell'Onu. nel timore di iniziative che mascherassero un'azione militare contro la .guerra di liberazione-. Malgrado la violenza degli scontri nessun esperto delle Nazioni Unite sarebbe stato 1 inora coinvolto. Un primo gruppo lia potuto lasciare la città ieri mattina, a bordo di un piccolo aereo da trasporto noleggiato dalle Nazioni Unite che e atterralo sulla \ pista di Hargheisa, a dieci chilometri dall'abitato. L'evacuazione dovrebbe terminare entro oggi, con tre voli ulteriori. L'esito dell offensiva della guerriglia resta incerto, malgrado l'ottimismo ostentato ad Addis Abeba. nella sede del Movimento nazionale somalo, che afferma di avere saldamente in suo controllo larghe zone del Paese. La sproporzione tra le lorze sarebbe tutta a vantaggio dell'esercito di Siad Barre che. una volta evacuati gli stranieri, si preparerebbe a scatenare un nuovo contrattacco per riconquistare le città nelle quali sono asserragliati i guerriglieri. Questi ultimi, attraverso il portavoce di Addis Abeba. hanno lanciato un appello a governi esteri e organismi internazionali, affinché interrompano ogni aiuto al regime di Mogadiscio. Rinnovando una vecchia accusa, il portavoce ha contestato al governo somalo di -convertire- gli aiuti in strumenti di guerra contro il Movimento nazionale somalo. SUDAN ® KHARTUM KAMPAtA """^ Sj NAIROBI

Persone citate: Saeed Yusuf, Siad Barre