Veleni nei containers: «Nessuno li vuole»

Veleni nei containers: «Nessuno li vuole» Veleni nei containers: «Nessuno li vuole» Da due anni i fusti con 15 tonnellate di sostanze tossiche sono fermi in un deposito a Pianezza «Non ci sono impianti di smaltimento» - Intervento degli agenti ecologici della Provincia Quindici tonnellate di olio minerale e materiale contaminato con pcb e pct (policlorobifenile e policlorolrifenile). sostanze altamente tossiche, da due anni giacciono in località Bruere presso Pianezza. Abitanti di Alpignano si sono allarmati e sono intervenuti gli agenti ecologici della Provincia. Wander Tumiatti. titolare dell'azienda proprietaria, la «Sea Marconi» di Collegno, specializzata nella decontaminazione di impianti e sostanze tossiche, dice: -Da tempo cerchiamo una discarica o un impianto di smaltimento. Ma non ci sono. Non possiamo mandare queste sostanze per il mondo-. Il deposito (in parte all'aperto e in un capannone) è composto da containers con bidoni pieni di olio di trasformatori elettrici, altamente inquinato da «pcb- e «pct». Poi vi è materiale contaminato, utilizzato per smontare gl'impianti. Quindi decine di contenitori e re- cipienti sigillati. La Dora Ripana è a pochi metri. -Questo deposito, accessibile a tutti — afferma Maurizio Pallante. insegnante, consigliere verde di Alpignano — è per lo meno pericoloso. E se qualcuno apre uno di questi contenitori? Cosa succede? Tutti possono venire in questo posto-. Ti caso è seguito dal Servizio ecologico della Provincia, «abbiamo inoltrato alla magistratura rapporti per presunte violazioni sullo stoccaggio delle sostanze pericolose — spiega un funzionario —; l'ultimo è del gennaio scorso. Abbiamo avvertito anche Prefettura e Protezione civile-. Perché da oltre due anni quest'olio con il pcb e pct (percentuale che supera il 10-20 per cento) è nel deposito? -Molto semplice — spiega ancora Tumiatti. titolare della Sea Marconi —; non è possibile smaltirli. Comunque, come ha sentenziato il pretore, il deposito è regolare. In Germania l'olio non l'hanno più voluto. In Francia a Lione ci hanno detto che ne avevano troppo. Non potevo mandarlo per il mondo, visti gli ecofurbi' che ci sono-. Tumiatti ebbe offerte di spedire il tutto in Romania, Venezuela, Somalia. Nigeria. -Seppi dalle ambasciate che questi impianti di smaltimento non esistevano. Cosi ho chiuso tutto nei container-. Tumiatti espone un fitto carteggio con enti pubblici, ministeri. Ha chiesto (invano): -Cosa ne faccio di questi veleni?-. %. dol. Uno dei contenitori dei veleno depositati presso Bruere

Persone citate: Marconi, Maurizio Pallante, Tumiatti, Wander