Compagne, dividiamo le cariche di Alfredo Venturi
Compagne, dividiamo le cariche I socialdemocratici tedeschi: il 40% dei posti alle donne Compagne, dividiamo le cariche DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Largo alle donne, proclama la socialdemocrazia tedesca. Gli organi dirigenti dell'Spd, presidenza e consiglio, riuniti congiuntamente, hanno messo a punto una proposta per il congresso in programma il prossimo agosto a MUnster. Una proposta decisamente innovativa: sia nei posti e nelle cariche del partito, sia fra i mandati elettivi, si vuole realizzare un sostanziale riequilibrio fra i sessi. Almeno il 40 per cento dei posti e dei mandati deve essere riservato alle donne: ma l'obiettivo ottimale è la parità.. Si tratta di un programma da iscriversi nello statuto del partito: dunque il congresso di MUnster dovrà approvai lo. come ogni altra modifica statutaria, con la maggioranza dei due terzi. I dirigenti del partito sembrano convinti che questo avveri à: in par¬ ticolare l'animatore dell'iniziativa, che è Oskar Lafontaine, capo del governo regionale della Saar, con Johannes Rau uno dei due vice che affiancano il presidente Hans-Jochen Vogel. La realizzazione nei fatti del principio della parità fra i sessi, che di solito non va oltre lo slogan, è del resto un tema popolare nel partito socialdemocratico. Lo dimostra per esempio la composizione del nuovo governo dello Schleswig-Holstein, che proprio ieri ha prestato giuramento a Kiel. Guidato da Bjorn Engholm, il trionfatore socialdemocratico delle recenti elezioni, quel governo comprende quattro donne e sei uomini. Questa presenza femminile al vertice del potere, nello Stato più settentrionale di Germania, è senza precedenti. Fra i diciassette ministri del cancelliere Kohl, a Bonn, ci sono sol¬ tanto due donne: Rita SUssmuth (Sanità) e Dorothee Wilms (Rapporti intertedeschi). Il modello Kiel, quattro a sei, corrisponde a un obiettivo che la dirigenza socialdemocratica fissa al più tardi per il '98. Allora, come si è detto, ci dovrà essere almeno un 40 per cento di donne negli organici del partito e fra i mandati elettivi a tutti i livelli, dai consigli municipali al Bundestag. C'è un precedente, in Germania: nel Parlamento regionale della città-Stato di Amburgo. Alle ultime elezioni un anno e mezzo fa la lista Gal (verdi e alternativi) si presentò composta di sole donne. Ovviamente ne è risultata, nell'assemblea, una rappresentanza Gal esclusivamente femminile. Ma in quel caso ci furono polemiche, fra gli ecologisti amburghesi: una delegazione totalmente femminile pare infatti a molti altrettanto discriminatoria del tradizionale modello maschilista. Nella proposta socialdemocratica si vogliono evitare rischi del genere. L'iniziativa è infatti formulata in modo tale da garantire all'uno ma anche all'altro sesso il 40 per cento dei posti e dei mandati. Se il congresso di MUnster sarà d'accordo, fin dalle prossiT me elezioni locali e federali le candidature saranno calibrate in modo da indurre gli elettori a fare largo alle donne. La presidenza e il consiglio del partito hanno proposto anche che venga istituzionalizzata l'attuale struttura di vertice: un presidente affiancato da due vice. A stretto rigore, dunque, perché la riforma femminista dell'Spd sia attuata fino in fondo, uno di questi tre personaggi, anzi un pochino di più, dovrebbe essere donna. Alfredo Venturi
Persone citate: Bjorn Engholm, Holstein, Jochen Vogel, Johannes Rau, Kohl, Oskar Lafontaine, Rita Sussmuth, Wilms
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