Tutti i Medici per terra e per mare

Tutti i Medici per terra e per mare Il saggio di Vannucci e due importanti recuperi Tutti i Medici per terra e per mare . T Medici. Una famiglia al potere- di Marcello \\ I Vannucci. è un corposo volume che ha il pregio di farsi leggere come la saga di una dinastia. Vannucci non perde mai di vista i fatti storici accertati ma li colora con il talento del narratore, scavando con acume nei personaggi, guardandoli dal di fuori ma non esteriormente. La sua «galleria degli antenati- è fatta di ritratti legati fra loro da fili sottili di amore, insofferenza, odio, orgoglio, che Vannucci mette in evidenza riuscendo a creare un tessuto policromo, talvolta un arazzo. E sono le donne le vere protagoniste della sua storia dei Medici: mentre gli uomini, nella loro pur riconosciuta genialità o avvedutezza, restano un poco grigi, le donne emergono con un colore che le fa sembrare vive. Apre la galleria l'ultima Medici, l'elettrice palatina Anna Maria Luisa, quando il Granducato, in seguito a complicati scambi fra le corti europee, passa ai Lorena, con il «patto di famiglia-, lei lascia i suoi tesori a Firenze, ette di questa eredità ancora vive. Il racconto delia città innevata che festeggia un lugubre carnevale mentre, nelle stame di Palazzo Pitti, muore una donna e, con lei, una dinastia che per più di tre secoli aveva determinato, nel bene e nel male, le sorti del>a Toscana, è di un risalto visivo tale da far ricordare certe imniagini del Visconti di -Morte a Venezia-. Dalla decandeza settecentesca (siamo nel 1743) si salta, a ritroso, allo slancio delle origini, a quel Giovanni di Bicci, impiegato nella banca romana dello zio Vieri di Cambio che, tornato a Firenze, attraverso accorti commerci creerà la base della fortuna della famiglia. Il figlio di lui. Cosimo, la consoliderà. E poi. nel contesto degli intricati avvenimenti politici del tempo, che l'autore pone sullo sfondo dei suoi ritratti, gli intrighi, le passioni, i delitti, ma anche la letteratura e le arti, che i Medici favorirono, anche se sarebbe errato abbinare senz'altro al loro nome i movimenti culturali del Rinascimento. Il mecenatismo dei Medici fu infatti oculato e mai del tutto disinteressato: a un sostegno per l'accademia platonica faceva riscontro un'elargizione agli ordini religiosi, in una intelligente e bilanciata gestione del potere. Vannucci mette piuttosto in evidenza un aspetto meno conosciuto dell'attinta dei Medici, che troviamo nel capitolo -I Medici sono andati per i mari-. A partire dai rapporti con Amerigo Vespucci, alla fine del '400 si aggiunge — passando attraverso la costruzione del porto di Livorno — alle imprese dei Cavalieri di Santo Stefano, i -soldati del mare- inventati da Cosimo I. Interessante il capitolo dedicato alle relazioni con Venezia, città che i Medici scelsero come sede propria quando furono esiliati, e quello riservato a Lorenzaccio. che l'autore ha ripreso da una sua precedente biografia per la quale aveva potuto esibire documenti inediti. Bisogna aggiungere che l'iconografia è accurata e originale, frutto di un lavoro di ricerca fra le stampe dell'epoca e ottocentesche, e col contributo di dipinti e disegni di Claudio Sacchi, uno dei quali mostra un Francesco I che fa da sfondo a una splendida Bianca Cappello e orna la copertina del libro. Contemporaneamente ai -Medici- del Vannucci, a dimostrare il grande interesse per le corrusche vicende di questa famiglia sono uscite due importanti ristampe. Da Einaudi torna «Gli b!*'mi Medici» di Harold Acton, già pubblicato da £t». 'di nel 1962, trentanni dopo l'edizione originale il >., per la traduzione di Adriana Castelnuovo Tedt E la Salani, appena ripresa la sua attività editorir.le in Firenze, ripropone ■I Medici» del colonnello inglese G. F. Young che. uscito per i tipi dell'editore John Murray di Londra nel 1909, fu considerato per molti decenni un classico della divulgazione storica. Lela Gatteschi Marcello Vannucci, «I Medici. Una famiglia al potere», Newton Compton, 511 pagine, 40.000 lire. Harold Acton, «Gli ultimi Medici», Einaudi, XVII 338 pagine, 16.000 lire. John Murray, «I Medici», Salani, 795 pagine, 35.000 lire.

Luoghi citati: Firenze, Livorno, Londra, Lorena, Toscana, Venezia